Il Messina torna in campo contro una delle formazioni più in palla dell’ultimo mese, un Foggia partito ben al di sotto degli standard estivi, frastornato anche dalla morte di quattro giovani tifosi in un tragico incidente a Potenza e infine in risalita dopo l’arrivo di Luciano Zauri in panchina. Otto punti nelle ultime quattro gare per i pugliesi, che vogliono ripetersi anche in riva allo Stretto. Non ci sarà più l’ormai doppio ex Roma, sono attesi invece Emmausso e Zunno, protagonisti assoluti (17 gol in due) dell’ultima salvezza dell’Acr in terza serie, arrivando nel girone di ritorno persino ad accarezzare il sogno playoff.
I peloritani, dopo il fondamentale successo di Torre del Greco, sono chiamati a concentrarsi soltanto sul campo, nonostante uno stadio che resterà ancora una volta semi-vuoto, la partenza del direttore sportivo Giuseppe Pavone, che ha rimesso il suo mandato ai (potenziali) acquirenti e non sembra assolutamente intenzionato a ritornare sui suoi passi dopo mesi complicati, e una trattativa societaria che resta sospesa, come in estate. E sui tempi effettivi non vi sono certezze, tra bocche cucite e patti di riservatezza.
Trapela che nel contratto preliminare siglato fra il presidente Pietro Sciotto e la fiduciaria lussemburghese Aad Invest Group fosse indicata una prima scadenza fissata per giovedì 5 dicembre. I passaggi economici previsti per il passaggio dell’80% delle quote del club non sono stati ancora completati e quindi al momento a guidare il club resta l’attuale proprietà, che dovrà con ogni probabilità onorare anche le scadenze economiche di metà dicembre, ovvero il saldo di un bimestre di stipendi e contributi ai tesserati.
Sul fronte formazione sembra certa la rinuncia agli acciaccati Mamona e Pedicillo, il che complica lo scacchiere relativo agli under e potrebbe mettere in discussione perfino il 3-5-2, che pure ha dato risposte positive in quasi tutte le gare in cui è stato proposto, dal Latina alla Turris. Davanti a Krapikas potrebbero quindi agire Manetta, Marino e Rizzo. Ortisi va verso il rientro e dovrebbe spuntarla su Morleo. Sulla corsia opposta spazio a Lia (con Salvo alternativa in ottica minutaggio). A centrocampo Petrucci, tornato finalmente titolare dopo lunghe settimane di attesa, dovrebbe essere confermato come Frisenna.
Anzelmo contende una maglia a Garofalo, ex della sfida, anche in virtù della necessità di proporre quattro under titolari, che sembra dare qualche chance anche a Luciani e Re. In avanti, però, non sembrano in discussione Petrungaro, bravo a propiziare la rimonta che ha sbloccato il Messina in trasferta dopo nove mesi di digiuno, e Anatriello, che ha firmato la sua sesta rete stagionale. Il tecnico Giacomo Modica, ormai perennemente in silenzio come il presidente Sciotto, si aggrappa a loro. In attesa di certezze societarie, fondamentali anche in ottica mercato invernale, non resta che ripartire da verve, garra e sfrontatezza dell’esterno romano e della prima punta di proprietà del Bologna.