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Il Messina cambierà ancora allenatore. Al capolinea l’avventura di Infantino

In casa Messina è attesa ormai solo l’ufficializzazione dell’ennesima rivoluzione tecnica. Pietro Infantino è infatti ormai consapevole che la sua seconda avventura in riva allo Stretto è giunta al capolinea. Impossibile proseguire dopo il netto ko con l’Acireale e la sfiducia generalizzata dell’ambiente che lo ha travolto, anche al di là degli effettivi demeriti.

Acireale
Una delle tre reti dell’Acireale (foto Nino La Macchia)

L’allenatore ha avuto contatti telefonici con il presidente Pietro Sciotto e il direttore generale Lello Manfredi, ai quali ha manifestato la disponibilità a chiudere anticipatamente il rapporto e a rinunciare a parte degli emolumenti, che gli sarebbero dovuti in caso di esonero. Scartata l’ipotesi delle dimissioni, proprio come avvenne un anno fa con Antonio Venuto, l’ex tecnico del Rieti chiederà quindi una transazione, anche perché i regolamenti non gli consentiranno di accasarsi su una nuova panchina fino a giugno.

Dopo aver fatto da parafulmine alle tante critiche piovute sulla squadra, costruita ancora una volta in ritardo e a più mani, ed essersi assunto quasi in toto le responsabilità del nuovo fallimento, logico che Infantino chieda almeno una parziale buonuscita. Dopo l’annuncio del rinnovo di Modica, poi sfumato, la scelta di Cozza, bocciata a furor di popolo, e il breve interregno estivo di Raffaele, il Messina designerà quindi un altro allenatore, di fatto il quinto in pochi mesi.

Meo
Meo blocca la sfera (foto Nino La Macchia)

Con Infantino il feeling probabilmente non era mai scattato e non a caso l’ipotesi esonero era già balenata dopo il doppio ko con Bari e Igea Virtus. L’ex Acireale, che tre dei quattro successi li ha ottenuti senza brillare in Coppa Italia, ha ereditato in corso d’opera una squadra completata solo nelle settimane successive, con gli inevitabili risvolti sulla condizione atletica, e pagato forse l’ostinazione sul 3-4-3 per un gruppo inizialmente costruito per il 4-3-3.

Non è ancora chiaro invece il destino del responsabile dell’area tecnica Salvatore Castorina, reduce da una fugace esperienza nella Palmese, dopo l’ottima annata ad Acireale, proprio con Infantino. Con una società in crisi, i due erano riusciti a centrare un piccolo miracolo che non è stato possibile invece ripetere a Messina.

Manfrellotti
Manfrellotti ha steso con una doppietta il Messina (foto Nino La Macchia)

Il nuovo allenatore dovrà lavorare sul morale e sull’autostima del gruppo, travolto da un avvio shock dopo i proclami estivi. Gli over sulla carta di spessore non sono riusciti fin qui a imprimere una svolta e domenica, dopo alcune prestazioni convincenti, perfino Arcidiacono, con un rigore calciato fuori, e Genevier, con un’espulsione ingenua, hanno contribuito a tramutare nell’ennesima débâcle un possibile successo, che avrebbe portato i peloritani a -3 dal secondo posto e a -1 dalla zona play-off. Nel grigiore generale anche alcuni under, come il promettente portiere Meo, sembrano di colpo involuti o comunque in balia degli eventi.

Clima tutt’altro che idilliaco anche in seno alla proprietà, dopo i reiterati attacchi all’indirizzo di Sciotto e Manfredi da parte del sindaco Cateno De Luca. Si attende una risposta della società: all’annuncio relativo alla panchina potrebbe unirsi quindi una lettera aperta del massimo dirigente, che non esclude scelte eclatanti. Come se vi fosse bisogno di altro pepe…

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