Calcio

Il Messina cade al 93′. La Gelbison vince il primo atto con Tumminello (1-0)

Incredibile epilogo al “Guariglia”, con la difesa dell’Acr che in extremis si fa bucare centralmente dai campani. Grande cornice di pubblico al seguito per l’Acr. Al 24′ Fornito non sfrutta una punizione dal limite. Nella ripresa Infantino chiede per due volte invano un rigore e De Sena scheggia il palo ancora su calcio piazzato. Poi Berto centra l’incrocio dei pali con un traversone. I campani spingono e sfruttano uno svarione ospite sui titoli di coda. Sabato 13 maggio la decisiva rivincita. 

Il saluto tra i capitani Fofana e Fornito (foto Paolo Furrer)

Il pre-partita. Dopo una rincorsa che dura da oltre quattro mesi, il Messina vuole completare la missione salvezza. Deve farlo contro la Gelbison, che ha chiuso il torneo al terzultimo posto e avrà quindi lo svantaggio del fattore campo al ritorno. Ai peloritani basta un pareggio complessivo nelle due sfide ma Kragl e compagni ricordano con piacere il successo firmato con una doppietta dal tedesco lo scorso febbraio. Quasi 700 i tifosi al seguito: un esodo che non si registrava dal novembre 2019, quando furono in 600 a Palermo. Un guasto ha però rallentato i treni con i sostenitori attesi dal Nord Italia. Rispetto a Taranto due novità tra i titolari: Ferrara e Trasciani. Ragusa parte dalla panchina dopo l’infortunio. Indisponibili Mallamo, Versienti e Celesia. Tra i campani out tra gli altri l’ex Statella e Faella, già protagonista a Sant’Agata. Il Messina deve dare seguito ai 30 punti del girone di ritorno, mentre la Gelbison deve cambiare marca dopo avere raccolto appena un punto in otto gare.

Perez prova a sfondare sulla sinistra (foto Paolo Furrer)

La cronaca. Galderisi ha scelto un inedito 4-2-3-1, speculare a quello che il Messina ha proposto più volte in stagione. Al 3′ Fumagalli blocca senza patemi una punizione dalla destra di Fornito. Il portiere poi si rifugia in corner sul traversone dalla sinistra di Loreto. Al 6′ c’è già il primo giallo: Cargnelutti interviene duro su Kragl e l’arbitro lo punisce subito, mostrandosi molto fiscale. All’8′ Ferrara anticipa tutti su un altro calcio piazzato, questa volta dalla sinistra. Sul fronte opposto Perez non riesce a sfondare sulla sinistra. Il Messina tende ad abbassare i ritmi, pronto a colpire di rimessa. Al 19′ provvidenziale anticipo di Ferrini su un pallone vagante nell’area giallorossa. Sul fronte opposto D’Agostino rischia grosso con un disimpegno errato in fase di ripartenza. Al 21′ Fumagalli perde il controllo del pallone in fase di rinvio e la Gelbison ottiene una punizione dal limite. Fornito su calcio piazzato scavalca la barriera ma non inquadra la porta e grazia i peloritani.

Fofana gestisce un possesso (foto Paolo Furrer)

Al 31′ Perez sfonda sulla sinistra, ma Fiorani conclude alto sull’assist di Kragl. Al 34′ Fumagalli blocca agevolmente il colpo di testa di De Sena, imbeccato da una sponda di Infantino. Subito dopo è insidioso Perez con un destro a giro che si spegne a lato. Al 37′ giallo anche per Marino, che alza troppo il piede su Cargnelutti. Al 43′ è ancora alto lo stacco di De Sena, il Messina amministra senza rischiare. Al 45′ Perez imbecca Ferrini, che però commette fallo in area. Si va al riposo sullo 0-0 senza recupero. Ai punti meglio i locali, che però non pungono. Il Messina potrebbe osare per trovare un gol che sarebbe determinante. Nessun cambio nell’intervallo. In avvio di ripresa, Cargnelutti, già ammonito, rischia il secondo giallo. Al 5′ la Gelbison protesta per un presunto tocco di mani di Berto sulla conclusione di Infantino, murato dal difensore, poi De Sena su un altro piazzato dal limite dell’area scheggia il palo.

Il grande colpo d’occhio dei tifosi del Messina (foto Paolo Furrer)

Al 7′, sugli sviluppi di una punizione, l’ultimo tocco nell’area della Gelbison è di Trasciani. Al 10′ bello spunto sulla destra di Kragl, che origina un batti e ribatti in area. Poi Berto colpisce l’incrocio dei pali con un traversone dalla destra: tremano anche i campani in un avvio decisamente più vivace. Al 14′ doppio cambio per Raciti: dentro Konate per Fiorani e Ragusa (subito incisivo) per Balde. Cerca disperatamente di alzare il peso specifico dell’attacco Galderisi: dentro Tumminello e Caccavallo per De Sena e Graziani. Al 19′ Kyeremateng da dentro l’area piccola non trova la deviazione del possibile vantaggio, forse anche a causa di un rimbalzo e della presenza di Infantino. Ovvia la disperazione nell’entourage campano. Al 23′ Ferrara è bravo ad anticipare Infantino sul traversone di Tumminello. Un altro avvicendamento per parte: dentro Uliano e Helder Balde. Le emozioni latitano, prevale la tensione. Al 37′ Ragusa prova il destro al volo ma è fuori misura. Sul fronte opposto lo imita Fornito.

La Gelbison a segno nel finale (foto Paolo Furrer)

Poi vengono murati Caccavallo e Infantino, che sarà impreciso anche al 43′. Più incisivo Perez, che al 45′ fa tremare per due volte la Gelbison: la prima conclusione è murata, la seconda termina alta. All’inizio del recupero Infantino termina a terra in area dopo essersi strattonato con un difensore: vibranti ma inutili le proteste dei locali, un altro episodio oggettivamente dubbio nell’area del Messina. Al 48′ accade l’incredibile: Tumminello scatta sul filo del fuorigioco, supera in progressione Trasciani e sfrutta il grave buco centrale lasciato dalla retroguardia del Messina, che pure aveva in campo anche Ferrara e Helder Balde, battendo Fumagalli in uscita. Una disattenzione inaccettabile, quando stavano già scorrendo i titoli di coda. A poco servono i minuti supplementari di recupero, con Ragusa anticipato sotto misura in area. La doppia sfida salvezza si deciderà adesso al ritorno, in programma sabato prossimo, il 13 maggio al “Franco Scoglio”. Il Messina, questa volta, non avrà alternative alla vittoria, che consentirebbe di mantenere la Lega Pro.

Presente anche una rappresentanza di sostenitori avellinesi (foto Paolo Furrer)

Il tabellino. Gelbison-Messina 1-0
Marcatore: al 48′ st Tumminello.
Gelbison: D’Agostino; Granata (28′ st Uliano), Cargnelutti, Gilli, Loreto (40′ st Porcino); Graziani (17 ‘st Caccavallo), Fornito (K, 40′ st Papa), Nunziante; Infantino, De Sena (17’ st Tumminello), Kyeremateng. In panchina: Anatrella, Vitale, Onda, Marong, Sane, Capone, Correnti, Corda. Allenatore: Galderisi.
Messina: Fumagalli; Ferrini, Trasciani, Ferrara, Berto; Fofana (K), Fiorani (14′ st Konate); Kragl, I. Balde (14′ st Ragusa), R. Marino (28′ st H. Balde); Perez. In panchina: Lewandowski, Grillo, Iannone, Zuppel, Curiale, Salvo, Napoletano, G. Marino, Ortisi. Allenatore: Raciti.
Arbitro: Claudio Panettella di Bari.
Assistenti: Davide Stringini di Avezzano e Giorgio Ravera di Lodi.
Quarto uomo: Mario Perri di Roma 1.
Note – Ammoniti: al 6′ pt Cargnelutti (G), al 37′ R. Marino (M), al 15′ st De Sena (G), al 17′ st Konate (M), al 42′ st Ragusa (M), al 47′ st Ferrara (M). Al 36′ st allontanato un componente della panchina della Gelbison. Corner: 4-1. Recupero: 0′ pt e 6′ st. Spettatori: circa 1.100, con ben 700 ospiti.

Francesco Straface

Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza

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Francesco Straface

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