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Messina

Il Messina beffato al 93’ dal portiere della Lupa. Non bastano Ciciretti e Iuliano

Finisce 2-2 un match bellissimo. I locali passano in vantaggio grazie a Leccese, che interrompe un lungo digiuno e centra poi un clamoroso legno. Determinante l’uno-due ospite, con Corona che timbra il cartellino per la segna volta e l’ispiratissimo Ciciretti che firma una rete splendida. Nella ripresa ancora sfortunati i capitolini, con il palo di Tulli. Poi è il festival degli errori, con Orlando che per due volte si divora il 3-1. Super Iuliano abbassa la saracinesca ma viene battuto dal collega in pieno recupero. Due punti in fumo sui titoli di coda.

Orlando al volo centra un clamoroso palo, ma in off-side
Orlando al volo centra un clamoroso palo, ma in off-side

Il pre-partita. Grassadonia con l’undici obbligato tra infortuni ed “epurazioni”. Sono indisponibili infatti Silvestri, Enrico Pepe, Marin ed i quattro che potrebbero accasarsi altrove prima della conclusione del mercato: Bucolo, Nigro, Vincenzo Pepe e Benvenga. Panchina composta interamente da under e con quattro elementi della “Berretti”: prima apparizione per Giove e Bellamacina. I peloritani cercano la vittoria in trasferta dopo quattro mesi: era il 14 settembre quando sbancarono il “Granillo” di Reggio Calabria. La Lupa dell’ex Cucciari, che rispetto al match di andata ha perso la “stella” Perrulli, accasatosi alla Salernitana, deve rinunciare ad uno dei big, Del Sorbo, subito in rete dopo essere stato prelevato dal Savoia ma out per infortunio. La terza squadra di Roma gioca in realtà ad Aprilia, dove ha ottenuto quattro delle cinque affermazioni stagionali, prima di entrare in una crisi profonda, certificata dall’unico punto raccolto nelle ultime sei uscite. I locali, in campo con una divisa interamente arancione, devono rinunciare anche agli acciaccati Prevete, Testardi e Scibilia, messinese di Venetico. Davvero numerosi i sostenitori giallorossi presenti sugli spalti: sono d’altronde numerosissimi i siciliani residenti nella Capitale.

Il gol di Leccese per il momentaneo 1-0
Il gol di Leccese per il momentaneo 1-0

La cronaca. Avvio vivace dei peloritani, subito molto determinati. Al 6’ decisamente fuori misura il tentativo dalla distanza di Damonte, subito dopo clamoroso palo esterno centrato in acrobazia da Orlando, che era però in fuorigioco. Al 12’ si vedono anche i locali: sibila a lato il tentativo da fuori di Raffaello, ma Iuliano era comunque sulla sfera. Al 21’ la Lupa Roma è in vantaggio: sfortunato rinvio della retroguardia peloritana, il rimpallo su Cane diventa un assist per Leccese, che nonostante l’opposizione di Altobello, Stefani e Donnarumma batte Iuliano con una pregevole parabola. Messina punito nel momento migliore, con Ciciretti che era apparso davvero ispirato in avvio. L’attaccante argentino della Lupa era andato a segno soltanto alla prima giornata, contro il Lecce, battuto a sorpresa. Al 27’ Conson ferma fallosamente Corona e rimedia il primo cartellino giallo del match. In precedenza era stato graziato per avere steso Orlando. Al 32’ ammonito anche l’attaccante giallorosso, che cade in area ma secondo il direttore di gara per una simulazione. Terzo giallo stagionale, andrà in diffida. Al 34’ Iuliano si salva in corner sulla conclusione ravvicinata a botta sicura di Bariti, poi Corona si rifugia ancora in angolo sul nuovo tentativo dei locali. Al 39’ clamoroso palo centrato da fuori area da Leccese, davvero in palla. “Gol mancato, gol subito”, un vecchio adagio del calcio trova subito conferma un minuto dopo con Corona implacabile in area: battuto Rossi, sesto centro stagionale per l’attaccante palermitano. È micidiale l’uno-due degli ospiti: al 42’ il Messina passa infatti addirittura in vantaggio con la marcatura superlativa di Ciciretti da fuori area: la sua conclusione angolata sbatte sul palo e si insacca. Il primo centro in giallorosso del talento romanista è davvero da urlo! Possono far festa i sostenitori al seguito. Squadre al riposo sull’1-2: che beffa per Cucciari, che pregustava il colpo del ko ed ora rischia la sesta sconfitta in sette gare, che potrebbe costargli anche la panchina. Grassadonia, nonostante l’emergenza, pregusta invece un colpo salvezza che sarebbe determinante per la classifica.

Il pareggio di Corona, implacabile in area: sesto centro per
Il pareggio di Corona, implacabile in area: sesto centro per “Re Giorgio”

Anche in avvio di ripresa Ciciretti è incontenibile: al 3’ va via a Cerrai, che lo stende e rimedia il cartellino giallo. Due minuti dopo determinante l’uscita di pugno di Iuliano sul traversone di Bariti, poi proprio Cerrai fallisce la misura del pallonetto. Al 7’ Corona sfiora il tris, dopo essere stato imbeccato al meglio in profondità dall’ispiratissimo Ciciretti. Al 10’ grande percussione di Cane, messo in movimento da Mancini e Ciciretti: lo stende il neo-entrato Celli, che è il quarto ammonito del match. Al 13’ clamoroso palo centrato da Tulli, il Messina si salva ancora. Subito dopo ennesimo giallo per Capodaglio, per proteste. Al 16’ Leccese è protagonista di una splendida iniziativa ma poi, a tu per tu con Iuliano, conclude di un soffio a lato. Al 19’ Tulli non riesce a dare forza alla sfera, in precedenza era stato Orlando a mancare il controllo in area avversaria. Ammonizione pesante anche per Mancini: secondo giallo in due gare per lui, che aveva rimediato due cartellini con la maglia de L’Aquila. Salterà per squalifica il derby con la Reggina. Iuliano blocca poi a terra agevolmente il tentativo dal limite di Capodaglio. Al 23’ sull’esterno della rete il tentativo di Raffaello. Poi Bonanno prende il posto di Ciciretti. Malatesta prende il posto di Bariti, protagonista di un buon match ma a corto di ossigeno. Bortoli prende il posto di Mancini, anche lui esausto. Cucciari esaurisce i cambi lanciando Tajarol al posto di Capodaglio. Ci provano Malatesta da un lato, Corona dall’altro: nessun vero grattacapo per i due portieri. Al 39’ Orlando di testa potrebbe chiudere il match ma la conclusione sul traversone di uno scatenato Cane termina di un soffio a lato. Sul fronte opposto ancora decisivo Iuliano su Leccese. Match bellissimo: in contropiede Orlando si divora nuovamente il possibile 3-1, bravissimo Rossi in uscita. Grassadonia lancia anche Sciliberto, alla seconda presenza dopo il cameo con il Savoia. Rossi devia in corner il tiro da fuori area di Bonanno, che avrebbe potuto sfruttare meglio il contropiede. Al 92’ Iuliano ancora provvidenziale sul diagonale di Tajarol. Sull’ultimo assalto è decisivo però il colpo di testa del portiere Rossi che, di testa, firma un incredibile 2-2. Dopo avere resistito a lungo, il Messina vede sfuggirsi in extremis due punti pesantissimi in chiave salvezza. Cucciari e Grassadonia in compenso rinsaldano le rispettive panchine: entrambe possono recriminare, anche se sono soprattutto gli ospiti a mordersi le mani.

Il vantaggio di Ciciretti: strepitosa la prima marcatura in giallorosso del romanista
Il vantaggio di Ciciretti: strepitosa la prima marcatura in giallorosso del romanista

Il tabellino. Lupa Roma – ACR Messina 2-2
Marcatori: al 21’ pt Leccese (LR), al 40’ pt Corona (M), al 42’ pt Ciciretti (M), al 48’ st Rossi (LR).
Lupa Roma: Rossi, Pasqualoni, Curcio (8’ st Celli), Capodaglio (35’ st Tajarol), Conson, Cascone, Bariti (29’ st Malatesta), Raffaello, Tulli, Cerrai, Leccese. A disposizione: Santi, Martorelli, Masi, Ferrari. Allenatore: Alessandro Cucciari.
ACR Messina: Iuliano, Cane, Donnarumma, Izzillo, Altobello, Stefani, Orlando (43’ Sciliberto), Damonte, Corona, Ciciretti (24’ st Bonanno), Mancini (33’ st Bortoli). A disposizione: Berardi, Sciotto, Giove, Bellamacina. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Arbitro: D. Andreini di Forlì.
Note – Ammoniti: al 27’ pt Conson (LR), al 32’ pt Orlando (M), al 3’ st Cerrai (LR), al 10’ st Celli (LR), al 14’ st Capodaglio (LR), al 20’ st Mancini (M). Corner: 8-4. Recupero: 1’ pt e 3’ st.

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