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Il Messina alla prova del Foggia: cerca conferme nonostante le assenze

Il secondo miglior attacco del girone opposto alla difesa meno battuta. Dai numeri una certezza: allo “Zaccheria” si ritroveranno di fronte le due squadre più in forma del momento. Foggia e Messina, ovvero quarta contro prima in classifica, sono infatti entrambe reduci da tre vittorie consecutive e daranno vita al match clou di un nono turno che proporrà anche la sfida tra Casertana e Benevento.

Giorgione
Giorgione torna tra i titolari

Due incroci al vertice (Giorgione e compagni guidano con una lunghezza di vantaggio sulle due campane e due sui rossoneri) che promettono spettacolo. Curiosamente negli ultimi 270’ Lupa Castelli Romani ed Andria sono cadute entrambe sotto i colpi di “satanelli” (0-4 in terra laziale e 1-0 targato Iemmello nel derby) e giallorossi (1-0 interno grazie a Salvemini contro la squadra di Galluzzo e successo per 0-1 in Puglia), unitamente a Lecce (travolto 4-0 dagli uomini di De Zerbi) e Matera (sconfitto 2-1 al San Filippo).

Se il Messina è la grande rivelazione del torneo, il Foggia è stato dipinto sin dall’estate come una delle serie candidate al salto di categoria. La settimana che conduce al confronto diretto ha però riservato maggiori grattacapi ad Arturo Di Napoli che dovrà rinunciare all’infortunato Cocuzza, in infermeria insieme a Padulano, e deve fare i conti con i problemi fisici di Tavares e Gustavo, comunque inseriti nella lista dei convocati. Le non perfette condizioni del portoghese, fermo per qualche giorno a causa di un fastidio all’adduttore e del brasiliano, che ha smaltito i postumi di un guaio muscolare, rendono di difficile lettura l’undici che verrà proposto dal 1’, proprio alla luce dell’emergenza creatasi nel settore offensivo.

Totò Cocuzza tenta lo scatto (foto Denaro)
Totò Cocuzza sarà costretto a saltare il big-match con il Foggia

In difesa le maggiori certezze. Il reparto, che sin qui ha concesso appena tre reti agli avversari, sarà composto da Palumbo, Martinelli, Parisi e De Vito, in azione davanti al portiere Berardi. Per Giorgione, Baccolo e Zanini pronta una maglia da titolari a centrocampo. Tutti e tre dovrebbero peraltro beneficiare di una condizione in crescita, dopo qualche acciacco ed il ritardo che ha caratterizzato il tesseramento dell’ex cosentino. Barraco e Salvemini agiranno in avanti. Il restante posto è legato ai dubbi che dovrà sciogliere in extremis Re Artù. Gara da ex proprio per Barraco che come Burzigotti ed il giovane Russo ha un passato nelle file del Foggia.

Il centrocampista ha collezionato soltanto 8 presenze ed un gol nella seconda metà dello scorso campionato, mentre è più datata l’esperienza del difensore che in maglia rossonera ha messo insieme 42 gettoni e 3 reti dal 2008 al 2010. Non sarà della partita invece l’ex Quinto, costretto ad un lunghissimo stop per via di un brutto infortunio rimediato ad inizio stagione. Allo “Zaccheria” è attesa una cornice di pubblico d’eccezione (potrebbe essere sfondata la soglia delle 9.000 presenze secondo le ultime stime), in linea con una piazza calda, molto simile a quella siciliana, che adesso sogna in grande, nonostante la concorrenza delle campane (Casertana e Benevento), del Catania e di possibili out-sider come lo stesso ACR, il Cosenza o l’Akragas.

Barraco in azione
Barraco è uno dei tre ex rossoneri che adesso indossano la maglia del Messina

Contro i rossoneri la truppa di Di Napoli proverà anche a confermare la positiva tradizione stagionale in Puglia dove, grazie ad uno stacco imperioso di Tavares, è già arrivato un pari in extremis a Monopoli e soprattutto il colpo da tre punti ad Andria, firmato da Barraco su rigore, al cospetto di quella che era la capolista del girone. Adesso i gradi del primato li hanno conquistati proprio i biancoscudati, vogliosi di difenderli con la consueta abnegazione. Re Artù attende risposte anche in termini di intensità, dopo la lieve flessione mostrata alla distanza contro la Lupa Castelli Romani. Ma da una squadra allestita in ritardo, che non ha un ritiro estivo alle spalle, sarebbe assurdo pretendere ancora di più.

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