Il Messina ha già raggiunto Ischia, dove spera di portare a compimento l’operazione riscatto. Sabato la rifinitura, domenica nell’inusuale orario delle 11 del mattino la sfida con i campani. L’obiettivo dei peloritani è quello di tornare al successo contro un avversario che ha fatto meglio in trasferta (un successo ad Aversa e tre pareggi) piuttosto che in casa, dove ha conquistato fin qui la miseria di quattro punti, frutto del successo con la Reggina fanalino di coda e del pari con la Vigor Lamezia. Sul campo dei gialloblu hanno conquistato invece l’intera posta in palio Benevento, Salernitana, Foggia, Paganese e Juve Stabia.
Torna a disposizione dopo avere scontato un turno di squalifica Donnarumma mentre Izzillo ha superato il recente infortunio al flessore. Diciotto i convocati da Grassadonia. Esclusi dalla lista l’ex gialloblù Nigro, fermatosi per un principio di pubalgia nell’allenamento di giovedì, Enrico Pepe, già fuori per scelta tecnica contro il Catanzaro, Stampa, Paez ed i lungodegenti Marin, Bortoli e Migliore, che fin qui sono stati comunque impiegati con il contagocce.
Davanti a Iuliano, Benvenga tornerà a destra, mentre Donnarumma occuperà la corsia sinistra, a meno che non torni d’attualità il nome di Silvestri come esterno. Centrali di difesa Stefani, che ha trovato dal dischetto contro il Catanzaro il secondo gol stagionale, ed uno tra Altobello, De Bode e l’ex salernitano. Dopo la positiva prova con i calabresi non è esclusa una conferma dell’ex genoano, fino a qualche settimana fa ai margini delle rotazioni.
A centrocampo scontato il ricorso al quartetto composto da Izzillo, Bucolo, Damonte e Vincenzo Pepe, tassello inamovibile dello scacchiere giallorosso nonostante un rendimento altalenante e le prodezze isolate su calcio piazzato in Coppa a Pontedera ed in campionato con il Lecce, nel match che rappresenta fin qui la più bella soddisfazione della stagione.
In attacco probabile il ritorno dal 1′ di Corona con Orlando. Bjelanovic, rimasto ancora all’asciutto, secondo radio-mercato è diretto verso altri lidi nel mercato di gennaio e potrebbe quindi tornare ad accomodarsi in panchina. Davvero amara di soddisfazioni fin qui la sua parentesi siciliana. In entrata, quella che porta al cosentino Mosciaro, è invece una pista più che percorribile, tenendo conto che il giocatore non figura nemmeno tra i convocati dei rossoblù per il confronto di Martina Franca e sta cercando un’altra sistemazione. Matera e Vigor Lamezia le altre formazioni interessate.
Ad Ischia le due squadre si incontrarono nell’ultima giornata del torneo di C1 1992-93. Una gara-spareggio, terminata a reti bianche, che sancì la retrocessione dei campani e la salvezza dei giallorossi, prima però del fallimento dell’ACR, materializzatosi qualche mese più tardi. Altro pareggio ventuno anni dopo. Il 5 gennaio 2014, nella prima di ritorno del torneo di Seconda Divisione, il Messina passa a condurre al 18′ con Costa Ferreira, smarcato da Corona. Sembra fatta, ma al 43′ della ripresa i gialloblù raggiungono l’1-1 con Austoni, sfruttando una disattenzione della difesa ospite.
Era già il Messina di Grassadonia che avrebbe compiuto una prodigiosa risalita in classifica, fino ad agguantare il primo posto. Adesso una simile scalata è ovviamente irripetibile, ma Bucolo e compagni devono comunque provare a ritrovare il successo dopo sei giornate (nelle quali sono maturati soltanto quattro pareggi e due ko) per aumentare sensibilmente l’attuale margine sui play-out, ridottosi a due lunghezze.
Sono 18 i convocati del Messina per la gara di Ischia: Altobello, Benvenga, Bjelanovic, Bonanno, Bucolo, Cane, Corona, Damonte, De Bode, Donnarumma, Gaeta, Iuliano, Izzillo, Lagomarsini, Orlando, Pepe V., Silvestri, Stefani.