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Il Messina a caccia di giovani per puntare al “minutaggio”. Ecco come funziona

Il nuovo Messina punterà sugli under e soprattutto sul “minutaggio”, ovvero sui premi economici riconosciuti in cambio dell’impiego di giovani con meno di 22 anni, cresciuti nel club, che ne detiene il cartellino, o ottenuti in prestito da club di categoria superiore. Una soluzione indispensabile per fronteggiare la crisi economica, che sta per costare un posto in C a Teramo e Campobasso, e il calo dei ricavi, amplificato a dismisura dal Covid.

Rondinella
Rondinella ha firmato un gol con il Messina (foto Paolo Furrer)

Una strada probabilmente obbligata per una società che per settimane ha tremato, temendo di perdere per la quarta volta in trent’anni un posto tra i professionisti, poi salvato grazie al nuovo sforzo della proprietà. D’altronde anche Juve Stabia, Taranto e Potenza, giusto per citare qualche esempio, sembrano destinate a percorrere la stessa strada e soltanto le big più ambiziose, come Catanzaro, Avellino e Crotone non dovrebbero imitarle.

I regolamenti sono piuttosto articolati e vanno studiati con attenzione. Per ottenere il premio da parte della Lega i giovani impiegati devono disputare almeno 271 minuti e in questo computo non vale il recupero. Quindi tre under devono disputare l’intera gara (senza essere sostituiti o venendo rimpiazzati da altri giovani) e poi se ne deve inserire un quarto in corso d’opera, in modo da fare scattare la soglia richiesta.

Mattia Matese
Il centrocampista Mattia Matese è reduce da un lungo stop

Vengono conteggiati nel minutaggio soltanto due 2000, per cui il terzo e il quarto under devono essere più piccoli (almeno 2001), fermo restando che si possono schierare anche quattro 2001. Se i giovani sono di proprietà del club i minuti ponderati calcolati valgono il 30% in più, se gli under sono cresciuti nel proprio vivaio valgono addirittura il 150% in più. Vengono poi premiati i club che puntano sui più giovani. Per cui è più conveniente puntare sui 2003 (ogni minuto giocato vale 1,4) piuttosto che su 2002 (ogni minuto vale 1,2), 2001 (ogni minuto vale 1) o 2000 (ogni minuto vale 0,8).

I club di Lega Pro possono avere 24 giocatori in lista, con contratti da professionista, mentre eventuali tesserati eccedenti (dal 25esimo in poi) devono per forza essere under 2003. C’è infine un tetto ai prestiti, che non possono essere più di otto. Non consentono di ottenere bonus economici legati al minutaggio eventuali under stranieri, perché la “ratio” della norma d’altronde è premiare soltanto chi potrebbe concorrere per una convocazione nella Nazionale Italiana.

Fusco
Fusco celebra un successo con i tifosi (foto Paolo Furrer)

Ma è evidente che tesserare con un contratto pluriennale un giovane di prospettiva, che dovesse mettersi in evidenza nella prossima serie C per poi essere ceduto, potrebbe garantire una futura plusvalenza. Come quella che il Messina potrebbe ottenere privandosi di elementi che si sono affermati sul campo come Fofana o Gonçalves. La cui cessione garantirebbe un ritorno maggiore per le casse del club, chiamato ancora una volta a destreggiarsi tra i delicati equilibri rappresentati da risultati, impiego dei giovani e conti in regola.

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