Quinto posto finale per Angelo Pantano nel Grand Prix di Judo che si è svolto in Portogallo, nella località di Almada. Impegnato nella categoria di peso dei 60 chilogrammi si è reso protagonista di una prova eccellente cogliendo tre vittorie nella poule al cospetto dell’israeliano Adam Jazan, l’ungherese David Naji e il mongolo Sumiyabazar, cedendo poi in semifinale al termine di un match sul filo dell’equilibrio al sudcoreano Harim Lee, che ha poi vinto la categoria. Nella finale per il bronzo è stato battuto da Tsogt-Ochir Byambajav, ma con qualche rimpianto per il 24enne messinese che, sul wazari messo a segno che avrebbe pareggiato il conto, è stato fatto rialzare dall’immobilizzazione consolidata cosi da consentire l’analisi al care-system.
“Una bella giornata che mi ha lasciato però l’amaro in bocca – ha commentato al termine della competizione -. Tralasciando i possibili errori della commissione arbitrale voglio concentrarmi su quelli che ho commesso io. Farò tesoro di questa esperienza e continuerò a lavorare sodo per raggiungere Parigi come uno tra i favoriti al titolo olimpico. Ringrazio le Fiamme Gialle, la mia famiglia ed il mio maestro Corrado Bongiorno”. Ma la giornata di Angelo Pantano si è conclusa ugualmente con una premiazione, quella che è stata riservata a lui per l’ippon più apprezzato nel concorso IJF per il 2021 ed a Distria Krasniqi, quale migliore atleta.
“Il World Tour riparte da dove si era fermato – racconta il Covid Manager della squadra, Alessandro Comi -. Non sono cambiate le regole sanitarie, la situazione generale della pandemia è cambiata di poco e occorrono sempre cautela e rigore. Ci si aspettava grandi colpi di scena in ragione di alcuni cambi nel regolamento arbitrale, in parte piuttosto controversi e – dal canto mio – criticabili, ma in questa prima giornata non si è visto molto di nuovo. Nonostante un finale piuttosto amaro siamo tornati ad applaudire Angelo, premiato ufficialmente dalla IJF per il migliore ippon del 2021. È un atleta cresciuto moltissimo nell’ultimo anno che lo ha visto acquisire grande consapevolezza nei propri mezzi. Di gara in gara è sempre più a suo agio anche quando il tatami scotta e questo significa molto in ottica futura”.
