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Messina

Il “Franco Scoglio” è rimasto a secco. Problemi con la centralina d’irrigazione

In attesa di Godot, il “Franco Scoglio” è rimasto a secco. La mancata irrigazione, che sembra sia stata riattivata soltanto nelle ultime ore, come documentano gli scatti del nostro Vincenzo Nicita Mauro, ha inaridito il manto erboso che era possibile apprezzare appena un paio di settimane fa.

Il manto erboso del Franco Scoglio lo scorso 30 maggio (foto Idea Prato)

Tutto questo mentre il Comune deve ancora fornire una risposta definitiva sulla sussistenza o meno della concessione dello stadio all’Acr Messina, rinnovata fino al maggio 2021 a poche ore del Capodanno, poi contestata con l’avvio di una procedura di revoca in era pre-Covid, non ancora andata a buon fine anche perché gli uffici comunali avrebbero inviato una comunicazione difforme al club alla ripresa dell’attività amministrativa, allungando ulteriormente l’iter.

Tutto questo mentre la proprietà del club, la famiglia Sciotto, non ha ancora sciolto le riserve sulla prosecuzione o meno dell’attività, con la conseguente conclusione dell’accordo prolungatosi per dieci mesi con la ditta “Idea Prato” di Barcellona Pozzo di Gotto, che si era già occupata per vent’anni della tenuta del tappeto verde di “Celeste” e Franco Scoglio”, a cavallo tra gli anni ’90 e il primo decennio del nuovo secolo.

Il manto erboso del “Franco Scoglio” in data 22 giugno 2020 (foto Vincenzo Nicita Mauro)

A metterci lo zampino potrebbe essere stato il destino o qualche vandalo. Franco Ilacqua, titolare dell’azienda, ricostruisce le ultime tappe: “Il 30 maggio scorso insieme al mio collaboratore Nino Toscano abbiamo consegnato il campo al custode, documentando in alcuni scatti (correlati al servizio) le condizioni ottimali della struttura”.

Nelle ultime tre settimane la ditta non ha quindi effettuato ulteriori sopralluoghi: “Avevamo iniziato ad occuparcene a inizio agosto, quando il terreno di gioco era in uno stato precario. Dopo la scadenza del contratto ovviamente non ci siamo più recati sul posto ma avevamo programmato la centralina, per assicurare una regolare irrigazione”.

Ecco come era stato riconsegnato il campo a fine maggio (foto Idea Prato)

Che però non sembra essersi verificata nell’ultima settimana, dopo il recente sopralluogo della quinta Commissione consiliare, quando il manto erboso appariva ancora in discrete condizioni. Ilacqua cerca di immaginare le cause: “Un’interruzione della corrente elettrica potrebbe avere smemorizzato la centralina, a meno che ignoti non abbiano fatto ingresso allo stadio e manomesso l’impianto di irrigazione. Noi nei mesi scorsi avevamo anche sostituito le elettrovalvole”.

Un agronomo contattato dalla nostra Redazione ipotizza la presenza di un fungo e teme che adesso possano essere necessari novanta giorni per ripristinare il manto. Ilacqua replica così: “L’erba non viene più tagliata ma a mio avviso non c’è alcun fungo. D’altronde per quasi un anno avevamo curato e trattato al meglio il fondo. A pesare è soltanto la mancanza d’acqua. Sui tempi invece non mi sbilancio: per esprimersi è necessario un sopralluogo, non è possibile effettuare diagnosi “mediche” a distanza. Di certo sono foto che fanno male al cuore, anche per l’impegno che avevamo garantito fin qui”.

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