Appuntamento dal notaio per il Football Club Messina, che prosegue la raccolta della documentazione necessaria per concorrere fino in fondo per l’ammissione in serie D al posto del Gozzano, che ha vinto il girone A di serie D ma ha poi preferito rinunciare alla promozione ottenuta sul campo per via degli ingenti esborsi previsti al piano superiore.
Nel pomeriggio l’amministratore delegato, l’avvocato Carmelo Santoro, in rappresentanza dell’intero capitale sociale del club, si è recato presso lo studio del notaio Nunzio Arrigo, dove è stato formalizzato il passaggio da “società sportiva dilettantistica” a “società a responsabilità limitata”, come d’altronde prescrivono i regolamenti. Nell’occasione lo statuto societario è stato adeguato alle linee guida imposte dalla Figc e dalla Lega Pro.
Nessuna dichiarazione ufficiale da parte della proprietà, che lavora per farsi trovare pronta sul fronte economico. Onorate le precedenti mensilità, per ottenere un posto in C in sostituzione di chi ha rinunciato occorre regolarizzare anche i pagamenti di maggio e soprattutto la fideiussione da 350mila euro e la tassa d’iscrizione da 105mila, comprensiva del contributo straordinario richiesto alle neopromosse, entro il termine perentorio del 21 luglio, con 48 ore a disposizione in più rispetto alle aventi diritto a ripescaggio e riammissione.
In riferimento alle due graduatorie, entro il termine odierno, hanno presentato la relativa domanda Latina, Lucchese, Andria, Pistoiese, Arezzo, Siena, Fano e Bisceglie mentre ha rinunciato il Rimini. Il club pugliese ha annunciato con ironia la propria domanda, scomodando in un post sui social un illustre compaesano, il noto attore Lino Banfi.
Per la società presieduta da Rocco Arena, che lavora per assicurarsi capitali freschi in grado di garantire la copertura del futuro budget, resta da definire la questione stadio. Il “Franco Scoglio” è formalmente indisponibile fino a metà agosto, per via dei lavori di messa a norma finanziati dal Comune con circa 250mila euro.
Praticamente tramontata la possibilità di indicare un impianto in Sicilia (Trapani, Lentini, Siracusa e Agrigento non hanno la necessaria licenza mentre su Palermo e Catania è ostativo il parere della Questura), il club ha avviato alcune interlocuzioni in Calabria, senza fornire particolari dettagli. L’Acr Messina dopo la recente promozione ha d’altronde chiesto e ottenuto ospitalità a Vibo Valentia.
Se non arriverà un’apertura nelle prossime ore, nella richiesta verrà indicato il “Viviani” di Potenza, sul quale aveva fatto affidamento nei mesi scorsi anche il Picerno. Il club lucano ha però completato in tempo i lavori relativi alla sua rinnovata struttura, ora dotata di palestra, centro di fisioterapia e manto in erba sintetica di ultima generazione, ed è quindi di nuovo autonomo.