Un gol per tempo per i granata, che conquistano l’accesso alla fase successiva. Dopo quattro gare i peloritani salutano la manifestazione. A decidere la sfida le marcature di Diop e Ndiaye. Gli ospiti, imbottiti di under, hanno tirato i remi in barca dopo l’espulsione di Fissore al 61′.
Il pre-partita. Al “Tupparello” vanno in scena i sedicesimi di finale della Coppa Italia di serie D. I giallorossi, reduci dal pareggio esterno sul campo del Savoia, incroceranno i granata per due volte in appena quattro giorni: sarà infatti la compagine di Pagana il prossimo avversario, anche in campionato, ma a campi invertiti. I peloritani, che in Coppa hanno eliminato in precedenza Palmese, Marina di Ragusa e Cittanovese, potranno approfittare della gara odierna per dar spazio a chi fino a questo momento ha avuto meno spazio, così come dichiarato negli ultimi giorni dal tecnico Massimo Costantino. Tra i convocati torna Lucas Dambros. L’attaccante brasiliano, ex Trapani, è assente dalla terza giornata di campionato. Restano ai box i lungodegenti Marchetti e Bonasera.
La cronaca. In un freddo mercoledì al “Tupparello”, i peloritani si schierano con ben sette under titolari dall’inizio, con il 4-3-2-1 di mister Costantino che sceglie Oliva tra i pali, Gioria, Marchetti, Quitadamo e Fissore sulla linea difensiva, un trio di baby in mediana composto da Miele, Pini e Camara, Melillo e Carrozza ad innescare Chiappino.
Le prime fasi sono di studio. Bisogna attendere il 17′, per la clamorosa occasione capitata sui piedi di Diop che, da pochi passi, non inquadra la porta, a conclusione dell’azione avviata da Ndiaye. Al 20’ prima chance anche per gli ospiti, con il colpo di testa alto di Fissore sugli sviluppi del calcio piazzato originato da un intervento falloso di Fazio. Al 25’ si mette in evidenza anche Chiappino, con una conclusione dai venticinque metri.
Dopo il buon avvio dei locali, a crescere sono proprio gli ospiti, che al 28’ conquistano un corner sul tentativo di Pini. Poi al 32’ è decisivo Oliva, sul tentativo a botta sicura di Ndiaye. Sono le prove generali del gol, firmato da Diop, abile a indovinare la stoccata giusta in mischia. Per lui è la quarta marcatura stagionale. Al 41’ Fissore – imbeccato da Melillo – potrebbe replicare, ma il suo sinistro non è preciso. Nell’occasione il Fc non sfrutta un’uscita a vuoto di Rao. Poco prima dell’intervallo è invece Marchetti a fallire il tap-in, all’altezza dell’area piccola, da posizione centrale. Come è ormai tradizione, i peloritani peccano in fase di finalizzazione.
Fin qui utili indicazioni per il tecnico del Fc Messina, che può ritenersi soddisfatto dell’approccio dei suoi e dell’andamento della gara sino all’espulsione di Fissore, dopo un’ora di gioco, che spiana la strada ai padroni di casa. Nella ripresa la formazione granata avrebbe potuto rendere ancora più amaro il passivo per i peloritani, trascinata da uno scatenato Ndiaye, autore del raddoppio ed assoluto man of the match dell’incontro. L’Acireale affronterà adesso negli ottavi il Foggia, che ha battuto la Turris. Dopo la sensazionale annata alla guida del Troina, mister Pagana sta firmando un’altra grande stagione e il pass in Coppa segue l’attuale secondo posto in campionato. Domenica per Coria e compagni la rivincita e un altro severo test in campionato.
Il tabellino. Acireale – Fc Messina 2-0
Marcatori: 33’ pt Diop (A), 28’ Ndiaye (A).
Acireale: Rao, Ndiaye, Raucci, Barcio, Sicignano, Orlando, Fazio (dal 33′ st Crispini), Ba, Arena, De Felice (dal 39′ st Soares), Diop (dal 24′ st Chiacchio). In panchina: Pitarresi, Naka, Savanarola, Rizzo, Cannino. Allenatore: Giuseppe Pagana.
Fc Messina: Oliva, Gioria (dal 33′ st Santapaola), Marchetti, Camara (dal 24′ st Casella), Fissore, Melillo (dal 10′ st Aladje), Carrozza, Quitadamo, Chiappino (dal 10′ st Bevis), Miele, Pini (dal 40′ st Puleo). In panchina: Aiello, Giuffrida, Coria, Brunetti. Allenatore: Massimo Costantino.
Arbitro: Madonia di Palermo.
Note – Espulso al 16’ st Fissore (M) per doppia ammonizione. Ammoniti: Fissore (M), De Felice (A), Ndiaye (A), Santapaola (M), Chiacchio (A), Quitadamo (M). Recupero: 1′ pt e 4′ st.
