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Il Fc Messina ringrazia Costantino e ripensa a Ferrante. La rosa va ricostruita

La bocciatura da parte del Coni ha inflitto al Fc Messina una cocente delusione, peraltro annunciata dopo che la Figc aveva ufficializzato i motivi per cui Covisoc e Lega Pro avevano respinto la domanda d’ammissione in C presentata dal club. I tempi concessi per onorare gli impegni economici e burocratici sono stati effettivamente ristretti ma con il senno di poi è inevitabile sottolineare che dopo la “festa promozione” del 10 luglio la proprietà si sarebbe dovuta attivare con maggiore anticipo per l’ottenimento di una fideiussione che di fatto ha mandato in fumo un’occasione irripetibile, conquistata sul campo con sette vittorie consecutive.

Massimo Costantino
Massimo Costantino lascia la panchina del Fc Messina (foto Andrea Rosito)

Dopo avere visto tanti big accasarsi altrove, dai due Marchetti a Carbonaro, da Fissore a Palma fino al giovane Arena, in una breve nota il Fc Messina ha ringraziato mister Massimo Costantino “per il tratto di strada percorso insieme. Fieri di aver lavorato con un uomo dalle indubbie qualità umane e professionali, una persona straordinaria a cui tutto il club augura un futuro ricco di successi”. Nei giorni scorsi il tecnico calabrese ha preferito concludere un’avventura biennale, inframezzata dalle gestioni di Gabriele e Rigoli, consapevole che ripartire senza tanti suoi fedelissimi e forse anche con stimoli ridotti sarebbe stato troppo complicato.

Adesso il progetto è a un bivio e la rosa va ricostruita praticamente da zero. Una pessima notizia, considerando solidità e competitività del gruppo allestito in questo biennio, che ha dimostrato sul campo di potersela giocare con tutti, nonostante il delicato momento economico attraversato dalla società nel corso della pandemia. Per non parlare dell’agguerrita concorrenza, rappresentata da un Giarre grandi firme quanto mai ambizioso, dal Trapani rinato dal titolo del Dattilo, dal Lamezia che ritrova finalmente la D e dalle possibili insidie campane (Cavese su tutte) che potrebbero essere inserite nel girone I.

Francesco Marone
Il portiere Francesco Marone è uno dei tanti svincolati

Tantissimi i calciatori svincolati, da Marone a Casella, dal rientrante Gnicewicz a Piccioni. Soltanto tre protagonisti dell’ultima annata, LodiAgnelli e Caballero, restano vincolati da un biennale. L’ex centrocampista del Catania è stato il migliore marcatore di squadra, con 13 reti e 4 assist, in appena 22 gare. Significativo l’apporto dell’ex capitano del Foggia, impreziosito da due gol. Otto marcature e quattro assist invece per l’attaccante argentino, il cui bilancio è macchiato da infortuni e qualche errore di troppo sotto porta. Le parti dovranno decidere se dare seguito all’accordo in scadenza a giugno 2022 o valutare un’uscita anticipata dal contratto.

Una scelta che con ogni probabilità toccherà al nuovo direttore sportivo e al tecnico che verrà designato. In tal senso si registra un riavvicinamento tra la società e l’ex Marco Ferrante, reduce da un’esperienza nel Savoia. Nei prossimi giorni si capirà se il ritorno potrà davvero concretizzarsi o se resterà una semplice ipotesi di mezza estate. Sotto traccia, lontano dai riflettori, il club si muove anche dal punto di vista organizzativo. Per le sedute settimanali di allenamento si starebbe valutando infatti la sede di Santa Teresa di Riva, dotata di un sintetico di ultima generazione, che nell’ultima stagione ha ospitato a lungo l’Acr Messina.

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