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Il Fc Messina prepara il rush finale. Serve continuità nonostante le assenze

È stata una Pasqua agrodolce per il Fc Messina, che sta vivendo una stagione altalenante, tra splendidi acuti e repentini passi indietro. Il ritorno di Massimo Costantino in panchina ha aumentato il rendimento offensivo e in termini di risultati ottenuti, ma è anche coinciso con qualche svarione di troppo in difesa.

Carbonaro
Per Carbonaro tanto impegno e un po’ d’imprecisione (foto Marco Familiari)

I numeri sono eloquenti. Giuffrida e compagni hanno viaggiato a una media di 1,86 punti nelle gestioni Gabriele e Rigoli, toccando quota 28 in quindici gare, con appena nove reti al passivo. La media ora è lievitata a 2,12, con 17 punti ottenuti in otto match, in cui sono state però subite ben otto marcature. Se si considerano i legittimi rimpianti per i pareggi, peraltro acciuffati in extremis, con Troina e Marina di Ragusa, e la sconfitta nel derby a tratti dominato con l’Acr, è evidente che il bilancio avrebbe potuto essere ancora più lusinghiero.

A complicare i piani del tecnico calabrese l’imprecisione sotto porta e gli infortuni. Con gli iblei, dopo la doppia rimonta firmata da Piccioni, Bevis e Carbonaro hanno sfiorato il possibile 4-3 nel recupero. I due, che in coppia l’anno scorso firmarono ben 19 reti, quest’anno hanno timbrato il cartellino soltanto in un’occasione a testa, realizzando peraltro due dei più bei gol stagionali: contro il Cittanova il francese, con il Paternò l’ex veneziano. Se la punta palermitana è comunque tra gli elementi più generosi, il colored non è riuscito a trovare la costanza che lo aveva reso una rivelazione nel precedente torneo.

Palma
Palma, tra i migliori marcatori di squadra, prova la conclusione dalla distanza

Contro il Marina, Costantino è stato costretto a stravolgere un assetto che aveva finalmente trovato equilibrio e le notizie che arrivano dall’infermeria sono pessime. Per Garetto la stagione è praticamente finita con largo anticipo in virtù di un grave infortunio al ginocchio. Caballero ha subito una ricaduta, ovvero lo stesso problema muscolare che lo aveva già messo fuori causa dopo il match di andata con l’Acr.

Ai box anche capitan Giuffrida, Panebianco e Aita. Soltanto l’ultimo potrebbe rientrare in tempi più brevi, colmando il vuoto che si è creato tra gli under e che ha imposto il sacrificio nell’undici titolare di Coria, poi eccezionale protagonista nel finale di giovedì scorso. Il mercato è ancora aperto ma con la finestra relativa ai club professionistici chiusa è complicato individuare potenziali profili ancora liberi a inizio aprile.

Dopo Ragusa il gruppo ha avuto in pratica quattro giorni liberi in concomitanza con le feste pasquali. Anche in questi giorni di stop, al di là dei pasti in famiglia, i tesserati hanno comunque rispettato un piano di lavoro individuale stilato dal preparatore atletico Lorenzo Dascola. Martedì in città è prevista la ripresa in vista del delicato match casalingo con il Sant’Agata.

Coria
Coria ha rivitalizzato il Fc Messina a Ragusa (foto Marco Familiari)

La formazione allenata da Mimmo Giampà è reduce da ben sette risultati utili consecutivi, che le hanno consentito di abbandonare il fondo della graduatoria e portarsi ad appena un punto dalla zona salvezza. Già all’andata i biancazzurri sfiorarono l’impresa grazie a uno dei dieci centri di Cicirello, prima del pareggio risolutivo di Agnelli. Tra le loro fila milita anche l’argentino Gnicewicz, l’anno scorso protagonista del match vinto dal Fc con il Savoia grazie a uno splendido contropiede.

Nelle ultime dieci giornate, molto impegnative, l’undici allestito da Rizzieri e Grabinski affronterà le cinque formazioni che lo seguono in classifica, Gelbison, Acireale, Rotonda, Licata e Biancavilla, e sei squadre impelagate nella lotta per la permanenza. Servono una scossa e la continuità che fin qui è mancata, se è vero che Lodi e compagni non hanno mai ottenuto più di due successi consecutivi, mentre l’Acr ne ha inanellato quattro in due differenti occasioni e la Gelbison addirittura cinque.

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