Calcio

Il Fc Messina non sa più vincere. Il Nola con un rigore replica a Carbonaro

Peloritani ancora schiavi dei propri limiti: a Nola arriva soltanto un pareggio. Giallorossi avanti al 48’ del primo tempo grazie all’ex attaccante del Venezia, prima del pareggio su rigore di capitan Guarro al 50’ per il definitivo 1-1. Il ritardo in classifica sembra già incolmabile. 

Il pre-partita – Rispetto alla sfortunata prova casalinga contro il Palermo, Costantino si affida a quattro novità: il rientrante Brunetti, l’argentino Melillo, lo juniores Miele e il francese Bevis. Soltanto panchina per l’acciaccato Aladje, che già domenica scorsa ha stretto i denti in occasione della sfida con i rosanero. Addirittura tribuna per Alessandro Marchetti, anche lui evidentemente non al top della condizione.

Carbonaro ancora a segno, ma non è bastato (foto Familiari)

La cronaca Il match inizia con un minuto di silenzio in  memoria dell’ex patron del Sassuolo, Giorgio Squinzi. Dopo una prima fase di studio, ci prova Correnti dopo 8 minuti ma il tiro dell’attaccante giallorosso viene facilmente parato da Capasso. La squadra di Costantino è ben messa in campo, i campani non riescono a trovare spazi e al 14’ gli ospiti vanno vicini al vantaggio con Miele, che dal limite calcia in modo forte e angolato, ma la sua conclusione finisce sul palo interno prima di spegnersi in fallo laterale.

Poco dopo altra grande chance per i peloritani, bella punizione calciata da Melillo in mezzo, Capasso esce male ma viene graziato da Carbonaro, che di testa manda alto. Azione simile al 17’, ma questa volta l’estremo campano, ancora disastroso nell’uscita, deve dire grazie a Marchetti che sempre di testa non centra lo specchio della porta da posizione defilata dopo un corner battuto dal solito Melillo.

Fissore ha macchiato la sua prestazione con il fallo da rigore (foto Familiari)

L’estremo difensore del Nola si supera al 29’, quando dice di no a Bevis che di sinistro calcia sul primo palo al termine di un’azione elaborata da parte dell’Fc Messina. Sul corner successivo la sfera arriva a Correnti che calcia da dentro l’area mandando la sfera di poco sul fondo. Un’ottima mezzora quella giocata dalla squadra di Costantino, che può recriminare solo per la scarsa precisione in fase di conclusione. Il primo guizzo degno di nota dei padroni di casa arriva al 40’, bella iniziativa personale di Todisco che entra in area di rigore da posizione defilata ma prima che potesse calciare a botta sicura arriva la provvidenziale chiusura di Miele. Quando tutto sembra pronto affinchè le due squadre tornino negli spogliatoi sul risultato di 0-0, arriva il meritato vantaggio degli ospiti al 4’ minuto di recupero: punizione scodellata in mezzo da Bevis che trova Fissore tutto solo, il difensore colpisce di testa e a spingere la palla in rete ci pensa Carbonaro che porta avanti i peloritani. Un buon Fc Messina, che ha prodotto diverse situazioni interessanti rispetto ad un Nola incapace di trovare spazi in un primo tempo piuttosto spigoloso.

Non è bastata la verve di Correnti in avanti (foto Familiari)

Dagli spogliatoi esce un Nola diverso, Esposito richiama in panchina Marigliano per dare spazio a Giliberti. Il tecnico viene allontanato per proteste al 48’ per eccessive proteste dopo un presunto rigore non concesso. Passano appena due minuti e arriva la sciocchezza che vanifica il vantaggio ospite. A  commetterla è Fissore che in area, su una palla che sembrava ormai destinata sul fondo commette un fallo ingenuo ai danni del neo entrato Giliberti: il signor De Vincentis di Taranto indica il dischetto e ammonisce il difensore siciliano. Dagli undici metri si presenta Guarro che trafigge Ajello e ristabilisce la parità. Continua la “maledizione degli undici metri” per l’Fc Messina, che ha ricevuto contro ben cinque penalty in sei giornate di campionato, un piccolo record davvero poco invidiabile per i siciliani. A questo punto la partita si innervosisce ancora di più, le occasioni latitano e il gioco è spesso spezzettato.

L’argentino Ezequiel Alejandro Melillo finalmente titolare (foto Familiari)

Al 68’ si rivedono gli ospiti con Melillo, ma il suo destro dal limite termina sul fondo. Un minuto dopo diagonale di Catavere che però finisce a lato senza impensierire Ajello.  Al 78’ ancora ospiti pericolosi, Carbonaro serve Correnti che entra in area e calcia a giro, sfera alta.  Doppio cambio per Costantino, che inserisce Pini e Carrozza al posto di Miele e Correnti. Poco dopo è il turno di Aladje, chiamato a dare sostanza all’attacco giallorosso al posto di Melillo. Attaccante portoghese in evidenza all’87’ con un bello scambio con carbonaro, quest’ultimo calcia dal limite sfiorando il palo. Ultima occasione di un match che i giallorossi avrebbero potuto vincere, al termine di una partita spigolosa, come testimoniano i momenti di nervisosismo tra i giocatori delle due squadre al momento del fischio finale. Appuntamento con la vittoria dunque di nuovo rimandato per i messinesi al termine di una gara, l’ennesima, ricca di rimpianti. La squadra di Costantino anche in terra campana  ha raccolto meno di quanto seminato, pagando a caro prezzo una disattenzione decisiva. Un film già visto, che il tecnico spera di non vedere più già in occasioen del match interno con il Giugliano.

Il Tabellino. Nola-Fc Messina 1-1
Marcatori: 48’ PT Carbonaro, 50’ rig. Guarro.
Nola: Capasso, Reale, Guarro, Calise (55’ Cardone), Mileto, Gargiulo, Todisco, Langella, Catavere (89’ Sannia), Stoia (82’ Chiacchio), Marigliano (46’ Giliberti). A disposzione: Anatrella, , Marrella, Andrulli, Moreschini, Di Caterino. All. G. Esposito.
Fc Messina: Ajello, Marchetti, Fissore, Quitadamo, Brunetti, Melillo (83’ Aladje), Giuffrida, Miele (79’ Pini), Correnti (79’Carrozza), Carbonaro, Bevis. A disposizione: Oliva, Chiappino, Santapaola, Gioria, Casella, Puleo. All. M. Costantino.
Arbitro: De Vincentis di Taranto.
Assistenti: Gizzi di Ciampino e Librale di Roma 2.
Note – Ammoniti: Fissore (M), Correnti (M). Espulso: Esposito (all. Nola) per proteste al 3′ del secondo tempo. Prima dell’incontro si è osservato un minuto di raccoglimento in memoria del patron del Sassuolo Squinzi.

Antonio Macauda

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