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Il Fc Messina ha rimosso i pannelli dal “Franco Scoglio”. Il caso è chiuso

La prescrizione del Prefetto è stata rispettata e il paradossale caso dei pannelli pubblicitari a led installati appena una settimana prima al “Franco Scoglio” si è finalmente concluso.

Anche se resta l’amarezza di fondo per una “miglioria” (così l’aveva definita il Dipartimento Sport del Comune) apportata allo stadio, salutata in pompa magna anche dal sindaco Cateno De Luca e dall’assessore allo sport Giuseppe Scattareggia e durata appena sette giorni, in perfetto stile messinese.

Santoro, D'Amore e Mento
I consiglieri di amministrazione del Fc Messina Santoro, D’Amore e Mento

Venerdì mattina, di buon’ora, alle 9.09, il Fc Messina ha comunicato via pec la propria disponibilità a disattivare i rotor della discordia. Tre ore dopo la Commissione di Vigilanza convocata in Prefettura ne ha preso atto e, senza esprimersi nel merito della vicenda, ne ha disposto la rimozione, confermando l’agibilità dello stadio. A nulla è valsa la disponibilità ad attuare prescrizioni migliorative all’impianto elettrico espressa dall’ingegnere comunale Antonino Gambadoro, sollecitate nel proprio esposto-denuncia dall’Acr Messina.

Sabato mattina allo stadio il Comune era rappresentato dal vice-sindaco Salvatore Mondello, dallo stesso Scattareggia e dai dirigenti dei Dipartimenti competenti, per il Fc Messina presenti invece il consigliere di amministrazione Carmelo Santoro e il segretario del settore giovanile Rosario Sorrenti. Nessun dirigente dell’Acr ha seguito le procedure. La squadra era impegnata d’altronde nella seduta di rifinitura, seguita dallo staff tecnico, dal direttore sportivo Pasquale Leonardo e dal neo-segretario Antonino Minutoli.

pannelli pubblicitari
Arena, Mento, Scattareggia e De Luca allo stadio

Dopo il bel colpo d’occhio nel match di domenica scorsa con il Biancavilla, i pannelli sono stati insomma rimossi. Restano le posizioni differenti dei club. Il Fc ha preferito compiere un passo indietro, per evitare uno scontro con l’Acr, un po’ come era accaduto l’estate scorsa quando il presidente Rocco Arena rinunciò prima alla concessione del “Franco Scoglio”, ripiegando sul “Celeste”, che resta chiuso al pubblico, e poi all’apertura della Curva Sud, per una forma di rispetto nei confronti della tifoseria organizzata.

L’Acr Messina esulta, interpretando la retromarcia del Fc come un’ammissione di colpa, leggasi incompletezza di incartamenti e certificazioni, che però una settimana prima erano state ritenute sufficienti da Questura e Vigili del Fuoco. Il caso legato ai moderni pannelli a led, quindi, è chiuso. Anche se probabilmente la paradossale contesa tra le parti coinvolte la dice lunga sulle sorti del calcio cittadino, ben al di là di risultati, classifiche, obiettivi prefissati e poi regolarmente sfumati.

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