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Messina

Il Fc Messina fa visita all’ottima Gelbison. Mancuso: “Più forte di un anno fa”

Si disputerà domenica la quinta gara del campionato di serie D del Fc Messina, impegnata allo stadio “G. Morra” di Vallo della Lucania alle ore 15 contro la Gelbison di mister Gianluca Esposito. La squadra peloritana, reduce da una netta sconfitta in casa (0-4) contro il Cittanova nel turno infrasettimanale, cerca un sussulto in un match che il tecnico Carmelo Mancuso ha preparato con l’obiettivo di entrare in campo con l’atteggiamento giusto.

Fc Messina
Aliaga, Orlando, Gioia e Perez

“Dopo una sconfitta così spropositata nel punteggio è normale che il morale non sia al massimo. Su questo, però, abbiamo lavorato sin da subito: scenderemo in campo cercando quella reazione e quell’orgoglio che servono per cancellare la sconfitta. Il lavoro pre gara, infatti, si è concentrato proprio sulla testa dei ragazzi, cercando di fargli ritrovare la fiducia sul lavoro che avevano fatto fino alla scorsa settimana e provando a ripartire dall’ottima prestazione contro il San Luca“. 

L’avversario di turno è decisamente quotato e con 10 punti all’attivo dopo quattro gare (vittorie con Castrovillari, Giarre e Biancavilla, pareggio con il Licata) tallona a due lunghezze le capolista Cavese e Portici: “La Gelbison ha una squadra importante già dall’anno scorso, quando è entrata nei play off. è rimasta con lo scheletro dell’anno scorso e si è rinforzata con ottimi giocatori come Khoris, attaccante che avevamo tentato di portare al Fc e che ha fatto vincere le ultime due partite grazie ai suoi gol”. 

Bramati
Le indicazioni di capitan Bramati

Dalla lista dei convocati, che comprende Castiglia e Rosa Gastaldo (che ha scontato la squalifica), sono esclusi il neo-acquisto Sow, non ancora tesserato, e gli infortunati Giuffrida, Ozuna e Cuenca: “Al momento non è facile: con qualsiasi avversario giochiamo le partite possono prendere pieghe diverse a seconda della testa con cui entriamo in campo. Ovviamente puntiamo a crescere sul profilo di gioco. Qualcosa eravamo riusciti a metterla in campo. Ovviamente sono i terminali offensivi che fanno la differenza e finché non mettiamo tutti i pezzi del puzzle la squadra non si potrà esprimere al massimo del suo potenziale”. 

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