Un vero tripudio di visitatori, circa duecento, che si sono avvicendati nello scorso weekend a Forte Cavalli, a Larderia, per partecipare alle Giornate di Primavera organizzate dal Fai e patrocinate dal Comune di Messina. In era post-covid-19 gli ingressi sono stati contingentati in piccoli gruppi, ma l’attesa ne è valsa la pena.
Un panorama mozzafiato con affaccio sullo Stretto ha fatto da cornice alle visite al forte, che è una delle 22 batterie facenti parte del Sistema Difensivo dello Stretto di Messina (realizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito tra il 1884 e il 1914, ed intitolato al generale piemontese Giovanni Cavalli), ed al cui interno si trova un museo permanente delle fortificazioni dello Stretto di Messina: insomma, un vero gioiello di architettura militare.
La sezione di Messina del Fai, presieduta da Giulia Miloro, insieme ai soci dell’Associazione Comunità Zancle onlus, concessionaria del Forte, hanno accompagnato i visitatori alla scoperta di questo scrigno di piccoli tesori di storia, raccontati da reperti esposti in loco, ma anche da documentari dell’Istituto Luce, il tutto come traccia tangibile del ruolo di Messina durante le due guerre mondiali.
Soddisfazione espressa dall’Assessore alla Valorizzazione del Patrimonio Fortificato, Enzo Caruso, per il successo di pubblico, che ha apprezzato le potenzialità che le strutture fortificate messinesi possono offrire in ambito culturale e turistico. “Il Fai è amico dell’ambiente – afferma Caruso – e i suoi volontari sono amici della città, che vogliamo incentivare in quanto bella, produttiva e protagonista. Non posso che ringraziare Giulia Miloro e i suoi soci, che credono nella bellezza e ci aiutano a farla scoprire e promuovere”.
“Dopo 20 anni che organizzo le Giornate del Fai – dichiara Giulia Miloro – ho provato l’emozione della prima apertura, l’incognita di come sarebbe andata; abituati ad interminabili file e a folle di visitatori, abbiamo aperto con prenotazioni e numeri ristretti per consentire la sicurezza dei visitatori. Abbiamo incontrato tante persone nuove, vere amanti del bello, pronte ad aiutare la Fondazione, grate e soddisfatte della visita che abbiamo organizzato in un bene gestito dai meravigliosi volontari dell’Associazione Zancle, che ringraziamo. Queste risposte di pubblico sono quelle che ci rendono felici e ci incoraggiano a far meglio, ed è per queste manifestazioni che val la pena continuare a lavorare e ad impegnarsi”.