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Il dg Venuto commenta il proscioglimento del Due Torri: “Ha vinto la logica”

All’indomani della sentenza della Tribunale Federale Nazionale, che ha respinto la richiesta di due punti di penalizzazione avanzata dalla Procura a carico del Due Torri, in tutto l’ambiente biancorosso c’è la sensazione che a prevalere è stato il buon senso.

Federico Bagattini
L’avvocato fiorentino Federico Bagattini assisteva il Due Torri

La partita incriminata, quella contro la Neapolis della passata stagione, ha visto prevalere sul campo la formazione di mister Antonio Venuto, nonostante per la Procura Federale ci fossero tutti gli indizi per ritenere “combinata” la sfida, a vantaggio della compagine campana. Proprio qui sta la vittoria della logica, perché sono stati i fatti, o meglio il rettangolo verde, a fugare ogni dubbio circa l’esito di un incontro che per la giustizia sportiva adesso è assolutamente regolare.

Insomma per il Due Torri subire la penalizzazione sarebbe stata una terribile beffa. “Ha vinto la logica. Siamo sempre stati convinti della nostra estraneità, fin da maggio, da quando è partita l’inchiesta – ha dichiarato il direttore generale Federico Venuto – Leggendo le carte, è cresciuta la convinzione circa la correttezza della nostra condotta. Era evidente che mancava il contatto tra Cassese (l’ex tesserato biancorosso, anche lui prosciolto, ndc) e chi doveva “apparecchiare” la partita, cioè il Piraino (dirigente dell’Ebolitana, con un passato all’Igea Virtus, ndc)”.

Mandragora
Mandragora, tecnico della Neapolis

“Per quella partita già erano stati assolti Mandragora e Ciccarone – ricorda ancora il dirigente del Due Torri – Inoltre il campo ha completamente stravolto la tesi che la partita fosse stata pianificata su misura per far vincere la Neapolis, considerato che i tre punti se li è aggiudicati proprio il Due Torri. Per la Giustizia Sportiva quella partita fu regolare e questo è quello che conta”.

Rimane però l’amarezza per aver visto il nome del Due Torri accostato ad un fenomeno così triste, creando un clima pesante attorno alla squadra: “Personalmente non ho mai creduto che ci potesse essere comminata la squalifica. Purtroppo abbiamo riscontrato un clima poco sereno nei nostri riguardi. Certi errori arbitrali, ad esempio, sono arrivati dopo la richiesta di penalizzazione da parte della Procura – ha continuato Venuto – ed a Noto e contro la Sarnese siamo stati nettamente penalizzati. Faccio fatica a capire il perché sia stato annullato il nostro gol nella sfida giocata domenica; per noi sarebbero stati tre punti d’oro che ci avrebbero avvicinato alla salvezza anticipata”.

Il Neapolis è uno dei club finito nel mirino della magistratura ordinaria e sportiva
Il Neapolis è uno dei club finito nel mirino della magistratura ordinaria e sportiva

Federico Venuto è cresciuto a pane e sport e suo padre è il simbolo dei successi della squadra pirainese. Mai avrebbe pensato di dovere commentare un fenomeno come il calcioscommesse, che mina la credibilità di tutto il movimento: “Purtroppo ci sono aspetti che si conoscevano da tempo ed era ipotizzabile il fatto che tutto questo fosse molto più strutturato di quanto si creda. Pensare che molte partite siano decise fuori dal campo è molto triste. Purtroppo si continua a parlare di pugno duro, ma la verità è che l’allenatore o il giocatore squalificato possono continuare ad incidere su quanto avviene in campo pur non essendo più tesserati”.

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