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Il Cts temporeggia su ripartenza del calcio dopo nuove positività in Germania

Il parere del Comitato tecnico scientifico slitta e il calcio resta ancora nel limbo. Doveva essere la giornata decisiva almeno sul fronte degli allenamenti di squadra, ma il Cts si è preso altro tempo prima di vidimare il documento con cui i club di serie A sperano di poter ripartire dal 18 maggio con le attività di gruppo. Un passaggio fondamentale per poter guardare con un po’ più di realismo alla ripartenza del campionato. Al momento però mancano ancora il passo decisivo, nonostante gli allenamenti individuali delle squadre abbiano comunque riannodato il filo interrotto da due mesi.

Roberto Speranza
Il ministro della Salute Roberto Speranza (foto Ansa)

Una cautela d’obbligo, imposta dall’esempio della Germania, che si preparava a ripartire con il massimo campionato nel prossimo week-end. Ma i due positivi alla Dynamo Dresda (serie B tedesca) hanno rimesso in discussione un po’ tutto: la squadra doveva giocare ad Hannover in trasferta il 17 maggio, ma tutti, staff compreso, sono stati messi in quarantena per decisione delle autorità sanitarie locali.

Insomma, ci si gira intorno ma il problema è sempre lo stesso: a fronte di un contagio come ci si deve regolare? Gli scienziati italiani sono sempre stati per una linea dura, con isolamento per tutti in caso di un positivo. E il fronte tedesco evidentemente ha indotto a prendere altro tempo. Il documento del Cts deve avere il via libera del ministro della Salute Roberto Speranza e passare per quello dello sport Vincenzo Spadafora. L’ultima parola spetta al premier Giuseppe Conte, che ha avocato a sé la decisione finale, dopo aver consultato tutti i protagonisti.

Torino
I giocatori del Torino con i volti coperti da una mascherina sanitaria (foto Ansa)

La settimana che si apre dunque si annuncia decisiva: tanti gli appuntamenti in calendario, tra assemblea di Lega, l’informativa in Parlamento di Spadafora, e ancora la Giunta del Coni in cui, tra i partecipanti nella riunione a distanza. La Federcalcio aspetta l’evolversi e poi riunirà il Consiglio Federale, che era fissato per venerdì scorso e rinviato per avere qualche certezza in più.

Un appuntamento chiave anche per le serie minori, le ipotesi di riforma e le pronunce sulla proposte della C, che ha deciso di fermarsi e chiede di ratificare quattro promozioni in B ma di bloccare le retrocessioni ed eventuali ripescaggi dalla D.

Figc
La sede della Federcalcio di via Allegri

Il mondo del calcio non vuole perdere l’ottimismo in chiave ripartenza, ma la frenata e la paura che un solo contagio possa bloccare di nuovo tutto aumentano i timori. Per sperare, si dovrebbe ripartire con gli allenamenti di gruppo. Se dovesse arrivare il semaforo verde, il finale di stagione sarebbe serratissimo. Con tante partite da giocare e la Champions agostana per le big. Il via libera del Cts darebbe un primo slancio per uscire dall’incertezza e provare a programmare quel che resta del campionato. Anche se incaponirsi, a dispetto degli oltre duecento milioni di diritti tv già in bilico, rischia di comunque di rappresentare un autogol per un movimento che non ha smesso di dividersi neppure mentre il Paese piangeva 30mila morti.

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