Che i rapporti tra Palazzo Zanca e l’Acr Messina siano ormai ai minimi termini è ormai noto. Ma la Pec arrivata nelle ultime ore nella casella elettronica del club da parte del Comune lo sancisce definitivamente.
L’Ente proprietario dello stadio “Franco Scoglio” metterà in atto infatti un procedimento di autotutela finalizzato alla revoca della convenzione. Tutto questo ad appena due mesi dall’annuncio della proroga dell’accordo fino al maggio 2021, formalizzata qualche ora prima della mezzanotte, a Capodanno…
Sullo sfondo c’è d’altronde la pronuncia della Commissione provinciale di Vigilanza, che ha vincolato la sussistenza della licenza di pubblico spettacolo, e quindi l’agibilità, al rispetto di ben sei prescrizioni.
La più impegnativa quella che impone il ripristino del gruppo elettrogeno originario e di un ups sussidiario, in grado di intervenire in caso di guasto al principale. Richieste inoltre la pulizia dei locali interni, il ripristino di una porta d’accesso al settore ospiti, la sostituzione di tre vetrate lesionate e la collocazione di una nuova copertura per la tribuna stampa.
Spetterà invece al Fc Messina la rimozione definitiva dei pannelli pubblicitari a led collocati nelle scorse settimane e subito disattivati. Per l’organo prefettizio non vi erano le condizioni di sicurezza ottimali per mantenerli attivi.
Fa sorridere amaramente pensare che proprio in queste ore Inter e Milan, nonostante l’emergenza coronavirus, hanno annunciato l’introduzione dei led in definizione 4K per gli sponsor lungo l’intero perimetro del campo su due file. Saranno quindi i primi club al mondo ad avere un sistema digitale con una altissima qualità delle immagini, su una superficie superiore ai 440 metri quadri. Verranno inaugurati già domenica, in occasione della sfida a porte chiuse tra i rossoneri e il Genoa.
Messo da parte l’ardito confronto con Milano e tornando alle nostre latitudini, c’è poi un altro caso, indotto dalla pronuncia conclusiva della Commissione, che ha sottolineato nel suo verbale quindi come l’agibilità del “Franco Scoglio” sia “vincolata alla comunicazione attestante, da parte del Comune, ente proprietario, che tutti gli interventi di ripristino sono stati effettuati a regola d’arte. Attestazione che dovrà pervenire a Prefettura e Questura prima dell’utilizzo dell’impianto sportivo”.
Dal momento che lo sfruttamento della struttura viene quindi collegato alla risoluzione delle sei prescrizioni precedenti, Palazzo Zanca nella Pec indirizzata all’Acr ha diffidato il club dall’utilizzo della struttura anche per gli allenamenti settimanali. Arcidiacono e compagni dovranno quindi spostarsi a Mili o in altre strutture alternative, fino a quando non saranno ultimati i lavori.
Per ciò che concerne infine l’eventuale revoca, va sottolineato che i tempi si preannunciano comunque lunghi. L’Acr avrà dieci giorni di tempo per proporre le sue memorie difensive, documentando gli interventi effettuati all’interno dell’impianto. Passeranno poi altri venti giorni per la perizia conclusiva del Comune, che dovrebbe mettere la parola fine sulla vicenda. Al netto dei possibili ricorsi da parte del club, che dilaterebbero ancora la contesa. Non resta quindi che procurarsi una porzione di pop-corn.