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Messina

Il Comune incontra il Fc e scrive al Prefetto. Il “Celeste” diventa un caso

Doveva tenersi lunedì mattina a Palazzo Zanca, nei locali del Dipartimento Sport, l’incontro a tre fra l’Amministrazione, l’Acr Messina e il Football Club. Erano presenti il responsabile del Dipartimento Sport Salvatore De Francesco, l’assessore allo Sport Francesco Gallo e in rappresentanza del Fc il vice-presidente Santi Cosenza e il consigliere di amministrazione Francesco Mento, mentre già nelle ore precedenti la società di Pietro Sciotto aveva preannunciato la sua defezione (il dg Pierluigi Di Santo era fuori città) e la disponibilità di massima ad accogliere la proposta di una concessione alternata della struttura nelle prossime settimane, in cui si disputeranno le ultime tre gare del torneo di serie D e uno o due impegni di playoff.

Arena e Cosenza
Il presidente del Fc Messina Rocco Arena e il suo vice Santi Cosenza (foto Alessandro Denaro)

Un’ipotesi che quindi prende corpo, anche se il Comune si è preso qualche giorno per valutare il da farsi e annunciare il suo intendimento conclusivo. Sembra che l’Acr avrebbe preferito una proroga di un mese della concessione biennale scaduta a fine maggio ma a Palazzo Zanca si è preferito optare per una soluzione tampone, in vista della conclusione dell’iter di affidamento pluriennale tuttora pendente.

Che dopo il botta e risposta tra il responsabile unico del procedimento e il Fc non dovrebbe peraltro avere tempi rapidi. Dirigenti e consulenti studieranno infatti la replica del club, chiamato a fornire delucidazioni sulla sostenibilità del maxi-progetto di investimento sullo stadio, che in caso di fumata bianca richiederà svariati permessi di natura urbanistica per la creazione delle aree commerciali che affiancherebbero la struttura, anche con l’obiettivo di ottenere ricavi extra-sportivi.

Prefettura
La sede della Prefettura di Messina

Dopo l’incontro il Comune ha avanzato una richiesta alla Prefettura in vista della riapertura al pubblico del “Franco Scoglio”, seppure con la limitazione dei mille posti imposta dalle misure di contenimento del Covid. Il palazzo del Governo dovrà chiarire se l’organo competente sarà la Commissione di vigilanza comunale o quella prefettizia, che solitamente si esprime quando la capienza è maggiore.

Nel frattempo, il consigliere comunale Massimo Rizzo ha rimarcato in una nota stampa che la concessione relativa al “Giovanni Celeste” è scaduta da un anno, il 31 maggio 2020. Un paradosso che è emerso soltanto ora, a stagione praticamente conclusa. A che titolo quindi il Fc Messina ha utilizzato, seppure saltuariamente, i locali di via Oreto? Onorando i canoni previsti per l’utilizzo effettivo di una struttura comunale, riferisce Palazzo Zanca.

Fc Messina
Il Fc Messina durante un allenamento al “Giovanni Celeste”

In città vi sono infatti varie società titolari di concessione. È il caso ad esempio dell’Acr Messina al “Franco Scoglio”, del Camaro al “Marullo”, del Basket School e dell’Handball Messina al PalaMili o del Castanea Basket al PalaRitiro. Tutte le altre realtà (calcio, pallacanestro, calcio a cinque, pallavolo…) che utilizzano gli impianti sono chiamate invece a versare un canone, al Comune o ai club appena citati che gestiscono le strutture. In riferimento al “Celeste” – tengono a sottolineare dal Dipartimento Sport – le somme dovute sono state saldate, anche perché per partecipare al bando pluriennale la società di Rocco Arena non poteva avere pendenze in essere con l’Ente.

L’aspetto singolare a nostro avviso è che, almeno in linea teorica, in virtù del decadimento della concessione, anche l’Acr Messina, onorando lo stesso canone, avrebbe potuto allenarsi in via Oreto, anziché girovagare per la provincia. Per dovere di cronaca va comunque rimarcato che pure il Fc si è spostato per settimane al “Marullo” ed è tornato al “Celeste” soltanto quando le condizioni del campo, ripristinato a proprie spese, lo hanno consentito. Di certo ci sembra sia mancata un po’ di trasparenza.

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