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Messina

Il Comune incontra Acr e Fc per lo stadio. Il club di Arena ha scritto al Rup

Un faccia a faccia a Palazzo Zanca tra Comune, Acr Messina e Football Club, per concordare insieme la gestione prossima dello stadio “Franco Scoglio”. Nei giorni scorsi l’Ente ha proposto a entrambe le società di affidarsi al criterio dell’alternanza fino al termine del torneo, essendo scaduta dopo quasi due anni la precedente concessione al club presieduto da Pietro Sciotto. All’inizio della prossima settimana si terrà un incontro tra le parti nei locali del Dipartimento Sport, al quale dovrebbe essere presente anche l’assessore al ramo Francesco Gallo.

Pietro Sciotto
Il presidente dell’Acr Messina Pietro Sciotto (foto Giovanni Chillemi)

Nell’occasione verrà richiesta alla Prefettura l’apertura dell’impianto in occasione delle ultime gare del torneo, in particolare dell’ultima uscita casalinga dell’Acr con il Marina di Ragusa, ovviamente con una capienza limitata a 1.000 spettatori, per via delle note prescrizioni anti-Covid. Sarà l’occasione per rivedere il pubblico sugli spalti a distanza di quasi otto mesi dall’unico precedente, la stracittadina del 25 ottobre scorso. Dovrebbe essere necessario un nuovo passaggio presso la Commissione di Vigilanza allo stadio, prima dell’ok alla prevendita.

Sullo sfondo c’è intanto il bando europeo per la gestione pluriennale della struttura, al quale ha partecipato soltanto il Fc Messina, nonostante le aspettative della vigilia da parte dell’Amministrazione, che confidava in molte più adesioni. Dopo la proposta di aggiudicazione da parte della Commissione giudicatrice nominata dall’Urega, il responsabile unico del procedimento Salvatore De Francesco ha disposto una consulenza esterna per una valutazione degli aspetti economici dell’unica offerta pervenuta.

Curva Sud
Il “Franco Scoglio” ha accolto il pubblico, anche se distanziato, soltanto a ottobre

La relazione stilata da Francesco Vermiglio, docente di economia aziendale, analisi e contabilità dei costi, ha sollevato varie questioni. Palazzo Zanca, facendo proprie le osservazioni del professionista, ha auspicato maggiore chiarezza sui reali finanziatori del maxi-investimento da quasi 140 milioni di euro, sui quali non sono emersi particolari dettagli in virtù di un patto di riservatezza addotto dal club, che però cozzerebbe con le normative anti-riciclaggio.

Sollecitati approfondimenti anche sulle aree commerciali, che dovrebbero coprire metà dei ricavi ipotizzati dal club, ma per la cui realizzazione occorrono autorizzazioni urbanistiche e tempi tutt’altro che immediati. È emerso infine che il Fc Messina ha prodotto in prima battuta una fideiussione da 300.000 euro, quella espressamente indicata nel bando, con riferimento a una gestione trentennale. Dal momento che la durata dell’accordo potrebbe spingersi ben oltre, fino a quota 99 anni, sarebbe stata paventata la necessità di rivedere al rialzo anche la portata delle garanzie economiche richieste.

Mento e Arena
Il consigliere Franco Mento e il presidente del Fc Messina Rocco Arena (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Nei giorni scorsi il Fc ha indirizzato via Pec al Comune le proprie controdeduzioni, rispondendo su questi e altri punti. Il documento sarà visionato dal rup e con ogni probabilità anche dal consulente economico già interpellato. Nel frattempo, la società del presidente Rocco Arena ha richiesto a Palazzo Zanca anche la possibilità di effettuare un sopralluogo all’interno della struttura insieme a chi ha redatto il corposo progetto di adeguamento dell’impianto. Che avrebbe dovuto essere presentato ufficialmente alla città, ma il dilatarsi dei tempi sembra avere allontanato anche questo passaggio.

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