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Città di Messina chiamato a reagire. Con la Vibonese è già spareggio

Andrea Parachì (foto Giovanni Isolino)
Andrea Parachì (foto Giovanni Isolino)

Il netto ko rimediato al “Guariglia” ha acuito la crisi del Città di Messina. A secco di vittorie dal 6 ottobre, giorno del 2-1 sul Noto, i peloritani hanno raccolto appena sei punti nelle ultime tredici giornate. Un bottino impietoso che ha spinto sempre più giù la compagine del presidente Elio Conti Nibali, quint’ultima in graduatoria. Ad Agropoli, dove per il tecnico Panarello è maturata la prima battuta d’arresto della sua gestione dopo tre pareggi di fila, hanno pesato soprattutto le assenze di Cappello, Nastasi, Vella e Camarda, con il capitano bloccato in extremis dall’influenza. Quasi impossibile, in condizione d’emergenza, centrare un risultato positivo sul terreno di una squadra che in casa aveva ceduto soltanto alle corazzate Savoia e Akragas.

Domenica al “Celeste”, contro la Vibonese, sarà già spareggio salvezza. I calabresi, forti degli innesti del mercato invernale, su tutti l’ex ACR Messina Totò Cocuzza, e del cambio alla guida tecnica (Ammirata ha rilevato ad inizio novembre Soda), viaggiano ora a mille, avendo centrato tre vittorie consecutive, contro Ragusa, Gioiese e Montalto, seguite ai due pareggi con Noto e Battipagliese. Una striscia che ha consentito ai rossoneri di tornare in corsa per la permanenza diretta nella categoria, obiettivo che sembrava una chimera all’andata, quando il Città di Messina riuscì a violare il “Razza” per 2-1. Oggi Seck e compagni hanno invece soltanto un punto di vantaggio sui prossimi rivali, in vista di un match che può già risultare determinante.

Seck stacca di testa (foto Giovanni Isolino)
Seck stacca di testa (foto Giovanni Isolino)

A firmare l’1-0 sul Montalto, prima affermazione casalinga del torneo, è stato domenica scorsa per la Vibonese il difensore Andrea Petta: “Con mister Ammirata abbiamo trovato i giusti equilibri. La squadra, dopo tante partenze e molti arrivi, si è assemblata a dovere e adesso siamo in grado di affrontare ogni avversario a viso aperto. Siamo al terzo successo di fila ed al quinto risultato utile consecutivo, ma siamo ancora indietro e dobbiamo recuperare. Con l’applicazione settimanale negli allenamenti possiamo certamente migliorare ancora, per raggiungere il traguardo finale della permanenza nella categoria“.

In casa Città di Messina mancherà ancora Cappello, che deve terminare la squalifica, originata dal “rosso” della gara contro il Savoia, e il reparto arretrato sarà inoltre privo di Cammaroto, appiedato dal Giudice sportivo essendo giunto al quarto cartellino giallo stagionale. L’anno scorso (era l’ultimo turno del girone d’andata) finì 1-1, con reti di Saraniti e Kalambay, tra due squadre che lottavano per ben altre posizioni. Per il Città di Messina nulla è ancora perduto, ma rimandare nuovamente l’appuntamento con la vittoria farebbe divenire la strada sempre più in salita.

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