Calcio

Il Città di Messina affonda a Portici. Quinto ko di fila, si complica la corsa salvezza

È una crisi senza fine quella imboccata dal Città di Messina, uscito pesantemente sconfitto dal “San Ciro” di Portici con il punteggio di 4-1. Priva di colonne portanti come Costa, Cangemi, Berra e Calcagno, la squadra siciliana è capace di subire ben quattro reti in quarantacinque minuti, con errori difensivi che sembrano riesumare copioni già visti in questa stagione. La difesa ha le sue colpe, ma l’attacco non è da meno: Galesio si “consola” con la rete della bandiera, utile solo per le statistiche e per interrompere un digiuno di reti che durava da quattro partite. La squadra è apparsa incapace di reagire alla pressione avversaria sia nella prima che nella seconda frazione.

La cronaca. In avvio i peloritani schierano addirittura cinque under, uno in più di quanto imporrebbero i regolamenti. Berikashvili, Codagnone, Dama e l’esordiente Argomenti le quattro novità rispetto al match con la Nocerina. Il Città parte forte con Quintoni, che dalla bandierina fa compiere subito gli straordinari a Marone, rapido a salvare sulla linea. Al 10′ si rivedono ancora i giallorossi: Dama serve un pallone al millimetro per Bombara, che sul filo del fuorigioco appoggia a Grasso, che spreca sul più bello nonostante un destro potente. Al 18′ però il Portici concede la prima gioia ai propri tifosi, aiutato anche da un doppio errore peloritano: prima un buco a centrocampo, poi delle marcature saltate, che piazzano Onda davanti a Berikashvili, che nulla può sul bolide dell’attaccante campano.

Neppure Quintoni è riuscito a dare una scossa al Città di Messina (foto Marco Familiari)

È soltanto il preludio al crollo del Città di Messina, che si scioglie dopo il vantaggio dei locali. Al 31′ il raddoppio porta la firma di Di Prisco, con uno spettacolare fendente dalla distanza che Berikashvili può solo ammirare. Quattro minuti più tardi Impronta cerca il tris, ma la sua conclusione si spegne di poco larga. Al 43′ a riuscire nell’intento è Coratella, che prima si beve Dama e Crucitti, poi conclude perfettamente verso la porta cogliendo di sorpresa l’estremo difensore georgiano. È la debacle definitiva dei siciliani, che allo scadere sono anche sfortunati con un autogol di Grasso che chiude virtualmente la partita con un tempo di anticipo.

Crucitti e Nicosia due dei cinque under schierati in avvio dal Citt di Messina (foto Marco Familiari)

La ripresa ha poco da dire, con il Portici che resta in dieci per l’espulsione di Sall al 59′ ma riesce a tenere alta la concentrazione a discapito di un Città di Messina sempre più nervoso. Per aggiornare i tabellini bisogna attendere il 79′: Galesio si fa spazio a spallate in area, conquistandosi e trasformando il conseguente calcio di rigore, ininfluente sull’economia generale del match. Il Città di Messina fa i conti con la realtà e la quinta sconfitta consecutiva. A fine partita il presidente Maurizio Lo Re ha parlato negli spogliatoi con la squadra, rinnovando la fiducia nel tecnico Furnari. Sotto accusa, a nostro avviso, finisce soprattutto il mercato: il girone di andata aveva già evidenziato alcune lacune, che gli acquisti fin qui formalizzati non sembrano avere colmato. E di tempo per rimediare ce n’è sempre meno.

Nel corso della ripresa è stato schierato anche Bonamonte (foto Marco Familiari)

Il tabellino. Portici-Città di Messina 4-1 
Marcatori: 18′ pt Onda (P), 31′ pt Di Prisco (P), 43′ pt Coratella (P), 47′ pt Di Prisco, 34′ st (rig.) Galesio (M).
Portici: Marone, Boussada (4′ st Panico), Salimbè, Nappo, Sall, Cretella, Atteo (18′ st Cardinale), Di Prisco, Improta (40′ st Imbimbo), Onda (27′ st Felleca), Coratella (11′ st D’Angelo).  A disp.: Antico, Marzano, Romano, Carrafiello. All.: Liguori.
Città di Messina: Berikashvili, Crucitti (32′ st Fofana), Fragapane, Grasso (1′ st Bonamonte), Bombara, Dama, Nicosia (30′ st Miotto), Quintoni, Galesio, Argomenti, Codagnone (1′ st Santoro). A disp.: Paterniti, Bellopede, Ferraù, Silvestri, Princi. All.: Furnari.
Arbitro: Iacobellis di Pisa. Assistenti: Cataneo di Foggia e Festa di Barletta.
Note – Espulso per doppia ammonizione al 15′ st Sall (P). Ammoniti: Boussada (P), Quintoni (M), Coratella (P), Sall (P).

Filippo D'Angelo

Passione sfrenata per il calcio ed il giornalismo. Sogna di diventare telecronista sportivo e nel frattempo è voce di un programma radio e firma di più testate online

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