La situazione economica del calcio italiano è piuttosto preoccupante, con tante società che si ritrovano a dover fare i conti con perdite economiche notevoli e la totale impossibilità di muoversi in modo adeguato sul mercato. Partendo dalla Serie A fino ad arrivare alle categorie minori, si può notare come ci sia stata una brusca involuzione economica dalla quale diventa davvero complicato poter riemergere. Lo specchio di questo periodo buio si riflette proprio sul mercato: basta insomma assistere a quanto ha speso la Serie A nel mercato invernale per rendersi conto di come attualmente il nostro calcio sia piuttosto indietro rispetto agli altri campionati.
Questo discorso include tutte le categorie, ma chiaramente la Serie A risulta essere quella più seguita anche dalle scommesse sul calcio e quindi fa più rumore vedere l’impotenza sul mercato di squadre che per anni hanno garantito l’approdo nel nostro campionato di grandissimi calciatori. Ora invece c’è un’inversione di tendenza: si ha tanta difficoltà nel trattenere calciatori più talentuosi, che ormai vogliono essere semplicemente ricoperti d’oro e non pensano più al senso di appartenenza a dei colori.
Mercato bloccato per le grandi delle Serie A.
Quello che emerge da questa situazione complicata a livello economico, per la maggior parte delle società italiane, è ritrovarsi con un mercato bloccato, ma non si ha nemmeno modo di rinnovare i contratti a calciatori in scadenza che chiedono qualche milione in più. Saranno tanti i calciatori che lasceranno la Serie A in estate proprio perché i contratti con le rispettive squadre stanno per esaurirsi. Di base c’è una motivazione economica: si accaseranno dove possono garantirgli uno stipendio più ricco.
Questo esodo è stato notato già durante la scorsa estate: molti hanno preferito scegliere anche campionati meno competitivi e di prestigio, ma in cui circolano più milioni. Il Napoli ad esempio ha perso tanti calciatori che per anni sono stati un punto di riferimento per la squadra, da Insigne a Koulibaly, ma alla fine ha dimostrato di poter costruire una squadra forte e bene amalgamata senza il bisogno di grandi nomi o grandi spese. Una strategia che fino ad ora si è dimostrata assolutamente vincente, riuscendo a mantenere un bilancio in positivo e garantendo equilibrio alla squadra, costruendo un comparto tecnico di livello assoluto che oggi sta incantando davvero tutta Europa.
Una luce in fondo al tunnel.
A volte basta davvero poco per arrivare a raggiungere traguardi importanti, non sempre immettere tanti milioni sul mercato si rivela la mossa giusta per vincere. Guardando ad esempio in Premier League, il campionato più ricco in Europa, c’è il Chelsea che soltanto nel mercato di gennaio ha investito 330 milioni di euro, ma non potrà vincere il campionato. Certo è riuscito ad arrivare ai quarti di Champions League, ma la strada è ancora piuttosto lunga.
In Serie A sono stati spesi, durante il calciomercato invernale, appena 31,22 milioni di euro, cifra impietosa che rispecchia alla perfezione il momento complicato del nostro calcio. Intanto però ritroviamo Milan, Napoli e Inter tra le prime otto d’Europa, un traguardo che mancava dal lontano 2006. Nonostante non siano state effettuate operazioni di mercato a gennaio, c’è la concreta possibilità di vedere un’italiana in finale nell’Europa che conta. L’auspicio è che possa rappresentare l’inizio di un’inversione di tendenza.