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Il 17 luglio il Consiglio Federale sulle iscrizioni ai campionati. La Virtus Roma si retrocede in A2

Venerdì 17 luglio a Roma, alle 14.00, presso la Sala Giunta del CONI (Largo Lauro de Bosis,15) si terrà il Consiglio Federale della FIP presieduto dal dott. Giovanni Petrucci.
Questi i punti all’ordine del giorno: Approvazione del verbale della riunione del 25 giugno 2015; Comunicazioni del Presidente; Preparazione Olimpica Rio 2016; Iscrizioni Campionato Serie A 2015-16; Lega di società professionistiche; Pratiche legali; Regolamenti federali; Settori, Comitati, Commissioni e Uffici; Delibere amministrative; Società sportive; Varie ed eventuali.
Nel frattempo per Roma è svanita anche la possibilità di trovare quei due sponsor ritenuti necessari per proseguire l’attività, quindi la Virtus getta la spugna. In pratica niente Serie A. Non esistono più le condizioni economiche per partecipare al prossimo campionato (nonostante il club avesse ottemperato a tutti gli adempimenti necessari), il patron Claudio Toti chiederà alla Fip di poter prendere parte alla A-2, in una sorta di autoretrocessione.
La Virtus non sparisce (di questi tempi potrebbe anche sembrare un buona notizia), ma sceglie invece l’autoretrocessione in A-2 con la speranza che, dovendo impegnare capitali economici molto inferiori (tra i due campionati ballano circa 1,5 milioni), si possa ripensare tra qualche anno nuovamente alla Serie A.

La Virtus Roma prenderà parte al campionato di A2?
La Virtus Roma prenderà parte al campionato di A2?

Come si è giunti a questo finale? La conferenza stampa col relativo grido di dolore del patron Claudio Toti si è tenuta appena otto giorni fa. In quell’occasione, colui che da 15 anni regge da solo le sorti della Virtus, si affrettò a spiegare che avrebbe ottemperato a tutti gli adempimenti richiesti per l’iscrizione alla A, fermo restando il buon esito di due trattative con sponsor di livello nazionale che avrebbero portato nuova linfa alle anemiche casse societarie. Alla fine, Toti è stato di parola, nel senso che ha fatto tutto quello che era necessario, compresa la ricapitalizzazione del club per mettersi in regola con i parametri Comtec, la commissione di controllo dei bilanci dei club di A. Tutto bene, eccetto il naufragare delle trattative con gli sponsor che hanno privato Toti della necessaria copertura minima per fare una Serie A di “lacrime e sangue”, per citare un termine da lui usato proprio durante la conferenza. Dove, tra le tante domande ricevute, fu categorico soprattutto con un concetto: “Non prendo assolutamente in considerazione di fare la A-2, molto meglio arrivarci dopo una retrocessione”.
Per avallare questa richiesta, occorre però il sì del Consiglio Federale, in programma venerdì nella Capitale. Data l’eccezionalità dell’evento, non ci saranno problemi e così Roma avrà la possibilità di ripartire proprio dalla A-2. Prima conseguenza sulla composizione dei campionati sarà il ripescaggio in Serie A della Juvecaserta, che già nei giorni scorsi aveva presentato regolare domanda.

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