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Ignoffo: “Fondamentale allenarsi su un solo campo. A Foggia la partita della svolta”

A presentare l’ultimo impegno di campionato è il difensore Giovanni Ignoffo, reduce da una settimana in cui il Messina non ha allentato i ritmi neppure l’1 maggio: “In questo sport conosciamo poche festività e sinceramente non lo guardiamo neppure il calendario. Fino ad ora siamo stati sempre sul pezzo, concentrati, per raccogliere il massimo possibile. La ciliegina sulla torta sarebbe il primo posto, che possiamo strappare alla Casertana, qualificandoci alla Supercoppa di Lega. Ce lo meritiamo per tutto quello che abbiamo fatto in questa annata travagliata, anche e soprattutto quando eravamo nella peggiore condizione di classifica. Il Martina? Nel bene e nel male guardiamo soltanto in casa nostra, per essere coerenti con noi stessi. Faremo attenzione all’avversario guardando soprattutto alle nostre problematiche. Cercheremo la prestazione ed i tre punti”.

Il difensore Giovanni Ignoffo con la fascia da capitano (foto Gabriele Maricchiolo)
Il difensore Giovanni Ignoffo con la fascia da capitano (foto Gabriele Maricchiolo)

L’esperto difensore originario di Monreale non aveva comunque perso la tradizionale fiducia: “Ero sicuro che saremmo arrivati tranquillamente tra le prime otto. Dopo un girone di andata sottotono la svolta si è concretizzata grazie alla consapevolezza acquisita a suon di risultati e ad un allenatore capace di valorizzare e far rendere al meglio tanti giocatori. Poi sono arrivati tre o quattro elementi che hanno fatto benissimo e hanno dato una grossa mano a chi c’era già. Il gruppo ha remato nella direzione giusta”.

Grassadonia a differenza del predecessore Catalano ha avuto anche il vantaggio di non dovere girovagare per le strutture della provincia: “Da gennaio ci siamo allenati su un solo campo e questo ci ha aiutato parecchio. Poi uno staff tecnico preparato e l’apporto di Ferreira hanno rappresentato il valore aggiunto. Nell’andata avevamo dato il massimo ma non era bastato. La serenità garantita dal gioco espresso e dalle belle prestazioni hanno scacciato ogni paura”.

Inevitabile chiedere ad Ignoffo di stilare una “hit parade” personale della stagione: “Difficile scegliere quale sia stata la migliore partita ma sicuramente Foggia ci ha fatto compiere un balzo in termini di morale e consapevolezza. Anche le gare con Poggibonsi ed Aprilia sono state fondamentali. Tra i giovani scelgo i “tre dell’Ave Maria”: Lagomarsini, Silvestri e Ferreira. Anche Guerriera è cresciuto costantemente, mentre tra gli over Corona ha fatto la differenza, dentro e fuori dal campo”.

Obiettivo puntato anche sul futuro: “Come Corona non guardo la carta d’identità. Ancora non ho parlato con Ferrigno e la proprietà: sono a disposizione, attendo di conoscere le scelte di Lo Monaco e Grassadonia. Sapevo che vi erano stati degli abboccamenti ma alla fine il mister ha preferito il Messina ad altre società. So anche che si era parlato come alternativa di Sottil, che conosco bene dopo l’esperienza di Siracusa: un lavoratore che fa stare molto sul campo e non fa risparmiare nessuno. Ha un curriculum simile a Grassadonia, perché sono stati due centrali difensivi di assoluto livello. Però come persone e come allenatori sono totalmente diversi”.

La nuova terza serie rappresenta una sfida stimolante ed Ignoffo non lo nasconde: “Non conosciamo ancora i regolamenti e sapremo soltanto ai primi di luglio se ci saranno o meno limitazioni sugli under. Sicuramente ottenere la B non sarà semplice, perché vi sarà una sola promozione mentre in tre su venti accederanno ai play-off. Affronteremo almeno dieci o undici formazioni molto ambiziose e blasonate, che potrebbero già stare tra i cadetti, alle quali si aggiungerà qualche sorpresa. È sicuramente più facile andare dalla B alla A che dalla C alla B. Un consiglio a Ferrigno? In vista dell’anno prossimo farei carte false per trattenere Ferreira, D’Aiello e Bernardo: sono in scadenza ma fanno spogliatoio e sono dei vincenti”.

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