Peppe Raffaele gli ha consegnato in mano le chiavi della squadra e lui sta ripagando la fiducia con prestazioni da urlo, fatte di qualità e corsa. Quello di Walter Cozza è un inizio di stagione da 10 in pagella, simbolo di questa Igea Virtus cinica e sbarazzina, in grado di rifilare un poker alla Gladiator e che adesso guarda tutti dall’alto verso l’alto in compagnia di Sicula Leonzio, Gela e Rende. Dopo appena tre turni è difficile esprimere giudizi, la Serie D è un campionato lungo e tortuoso, ma i barcellonesi hanno colpito per la capacità di calarsi subito nella nuova categoria.
In mezzo al campo, poi, ci si affida al fosforo dell’ex Noto, che domenica scorsa ha pure siglato il gol del momentaneo raddoppio: “Abbiamo espugnato un campo molto difficile contro una grande squadra fatta per tentare il salto di qualità – ha commentato Cozza – per me c’è stata la doppia soddisfazione legata al gol. Credo che abbiamo giocato una grande partita perché fare 4 gol in casa della Gladiator non è facile. Noi ci siamo riusciti grazie alla forza del gioco e del gruppo. Io sto bene, mi sento in forma e mi sono subito calato in questa nuova realtà. Pur essendo un classe ’97 ho un’identità tattica ben precisa perché anche se mi è capitato in passato di giocare mezzala il mio ruolo naturale è quello di playmaker basso davanti la difesa. E’ una zona del campo particolare, lì la palla scotta ma sono abituato alle responsabilità. Il mister mi ha subito dimostrato grande stima e questo per me è importante“.
Un inizio da sogno per una piazza tornata in quarta serie dopo anni di anonimato, l’entusiasmo è palpabile ma guai a perdere di vista il reale obiettivo di questa stagione: “La prima cosa che ci dice sempre il mister è quella di mantenere i piedi per terra, siamo una neopromossa anche se ci chiamiamo Igea Virtus. Dobbiamo restare umili, questa è una categoria che non ti perdona niente. La società si è mossa bene sul mercato perché ha confermato il blocco che ha vinto in Eccellenza lo scorso anno, aggiungendo giocatori di categoria. Già lo scorso anno a Noto mi sono reso conto di quanto sia difficile questo campionato, noi stiamo mettendo fieno in cascina in attesa di raggiungere quanto prima la quota salvezza”.
Superato qualche dubbio iniziale, Cozza è stato sempre più ammaliato dal progetto igeano: “Sinceramente all’inizio era un po’ titubante, i primi contatti ci furono verso la fine del mese di luglio, ma speravo di trovare spazio in qualche rosa di Lega Pro. L’Igea Virtus, però, è stata la società che più di tutte mi ha voluto. Il mister Raffaele mi ha chiamato spesso spiegandomi il progetto tattico e mi ha subito colpito in positivo. Posso dire che se sono qua è grazie a lui”.