Il 2022 dell’Igea si chiude con un big-match. I giallorossi domenica saranno ospiti del Modica nel più classico degli scontri al vertice. I rossoblù sono secondi, appena un punto dietro ai ragazzi di Pasquale Ferrara, ma in questa sessione di mercato si sono ulteriormente rinforzati piazzando due autentici colpi da novanta: l’ex Nebros Daniele Ancione e l’ex Acr Messina e Acireale Demiro Pozzebon. I barcellonesi dovrebbero uscire indenni dal “Pietro Scollo” e sperare in un passo falso del Città di Taormina per aggiudicarsi il titolo platonico di campione d’inverno, ma affronteranno la gara senza fare troppi calcoli.
Rispetto sì ma paura no, il motto di Fabio Presti in vista di una sfida che si annuncia davvero entusiasmante: “Loro sono una grande squadra. Lo erano già ai nastri di partenza del campionato, ora lo sono ancora di più dopo il mercato completato in queste settimane. Però quelli in testa alla classifica siamo noi e questo vorrà pur dire qualcosa. Nessuno ci ha regalato niente sin qui, anzi. Forse dobbiamo pure recriminare per qualche partita in cui abbiamo ottenuto meno di quanto avremmo meritato. Mi aspetto una gara di grande livello, un vero big-match tra due squadre che puntano a vincere. Andiamo lì con la consapevolezza di avere davanti una grande squadra ma siamo la capolista, anche se per un solo punto, e dobbiamo far valere le nostre motivazioni”.
Per Presti da gennaio in poi inizierà un nuovo campionato: “Il mercato di dicembre di solito stravolge non poco gli equilibri della stagione, la società è intervenuta poco perché credo che ci sia soddisfazione per quanto fatto da fine luglio ad oggi. Credo che la nostra più grande qualità sia lo spirito con cui affrontiamo le partite: per noi giocare contro il Modica o l’Acicatena non cambia molto. Affrontiamo ogni partita sempre con la stessa voglia di vincere, poi è ovvio che sotto l’aspetto delle motivazioni una partita come quella di domenica si prepara da sola”. Guardando oltre, al 2023, nel girone di ritorno l’Igea affronterà quasi tutti gli scontri diretti in casa, eccezion fatta per lo scontro con la Leonzio. Un aspetto da sfruttare, a patto di fare tesoro di recenti esperienze.
“Ultimamente, tranne che per la sfida con il Siracusa, negli scontri diretti abbiamo faticato, anche se sono state partite molto diverse – ammette Presti -. Con il Città di Taormina siamo rimasti in dieci dopo cinque minuti ma per tutto il primo tempo abbiamo dominato, salvo poi subire gol dopo pochi secondi della ripresa. Con la Nebros invece è stato sbagliato l’approccio: siamo andati sotto a metà primo tempo e lì è diventato tutto più difficile perché avevamo davanti una squadra che ha giocato quella sfida come fosse una finale. Nel girone di ritorno sarà un campionato diverso: giocheremo buona parte degli scontri diretti in casa, abbiamo dei tifosi fantastici che ci sostengono sempre, però com’è capitato a noi di vincere in trasferta gli altri verranno a Barcellona per vincere. Dunque spetta soltanto a noi trasformare il fattore campo in un vantaggio”.