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Igea, La Spada: “Convinti della nostra forza. A Taormina per giocarcela”

Anche in questa stagione il suo apporto in zona gol lo sta dando, confermando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di essere un punto di forza dell’Igea. Cinque centri in campionato e uno in Coppa Italia: questo il bottino di Giuseppe La Spada, pronto all’importante sfida del “Bacigalupo” contro il Città di Taormina, che si disputerà mercoledì. La gara valida per il recupero della settima giornata di campionato doveva essere disputata il 24 ottobre ma è stata rinviata a causa del maltempo. La pratica Atletico Catania è andata in archivio con un netto 9-0, mentre la squadra di Lu Vito è stata bloccata sullo 0-0 in casa del Santa Croce, scivolando a sei lunghezze dalla capolista Igea, che però ha disputato una partita in più.

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L’Igea celebra il primo gol stagionale di Doda

Una sfida importante, contro una diretta concorrente per la promozione, ma per La Spada è ancora troppo presto per pensare ai calcoli: “Sono una squadra forte, completa in ogni reparto, magari hanno avuto qualche passaggio a vuoto in più di noi, ma hanno tutte le qualità collettive e individuali per essere protagonisti fino alla fine. Sarà una bella partita, che sicuramente loro vorranno vincere per accorciare la classifica. Siamo consapevoli della nostra forza e delle nostre qualità, perciò andremo lì a giocarcela come sappiamo. Siamo ancora a un quarto del percorso ed è troppo presto per parlare di sfida decisiva”. 

Anche La Spada ha partecipato al festival del gol contro l’Atletico Catania, che però con il calcio c’entra davvero poco: “Io non voglio entrare in merito ai problemi economici delle società, ma quello che abbiamo visto domenica è qualcosa che non c’entra nulla con il calcio. Mi domando i dirigenti come facciano ogni domenica a permettere che dei ragazzini di quindici anni possano andare in giro per la Sicilia a prendere caterve di gol. Credo che noi ci siamo comportati con signorilità. Spesso quando ci avvicinavamo all’area di rigore tornavamo indietro per non infierire perché l’avversario va rispettato, specie se è lui la prima vittima della situazione che si è venuta a creare. Posso soltanto augurarmi che le istituzioni calcistiche facciano in modo che certi episodi non accadano più”. 

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Giuseppe La Spada in azione

L’Igea sin qui ha ottenuto un ruolino di marcia encomiabile (sei vittorie e due pareggi in otto giornate), eppure La Spada mastica amaro per i punti persi per strada: “Contro il Real Siracusa Belvedere è stata una partita strana, una di quelle domeniche in cui la palla sembra proprio non volerne sapere di entrare. C’è il rammarico per quella traversa che ho colpito e forse non abbiamo giocato la nostra miglior partita, ma abbiamo creato tante palle gol e meritavamo senza dubbio i tre punti. Alla fine queste gare puoi anche rischiare di perderle e quando hai fatto di tutto per vincere, ma non sei riuscito a segnare, non ti resta altro da fare che accontentarti del punto. A Ragusa abbiamo giocato un ottimo primo tempo, siamo andati negli spogliatoi in vantaggio per 2-1 meritatamente, però ci è mancato il colpo del ko. Le occasioni per fare il terzo gol ci sono state, ma alla fine siamo stati beffati da un tiro da trenta metri. Purtroppo quando giochi contro le grandi squadre, e il Ragusa lo è, devi sfruttare le occasioni, altrimenti poi rischi di pagare dazio”. 

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