Rinnovare senza stravolgere, per non disperdere quanto seminato nell’ultimo anno. È il mantra in casa Igea Virtus. Il club ha appena affidato la carica di presidente a Massimo Italiano, che si è presentato ai microfoni di 3mtv. “Durante la prima riunione societaria è stato fatto subito il mio nome, è un onore. Ho accettato con grande piacere, sapendo che dobbiamo tenere i piedi per terra. L’unico obiettivo condiviso con i dirigenti e con il mister dev’essere il raggiungimento di una salvezza tranquilla e con la giusta programmazione step by step alzeremo progressivamente l’asticella, perché tutti noi culliamo un sogno”.
Già annunciate le conferme di Danilo Abbate, Giovanni Biondo e Alessio De Gaetano. Il club attende novità sul fronte stadio, dal momento che è necessario adeguarlo ai parametri richiesti per la serie D. “Il mister e il direttore generale si stanno incontrando con i vecchi giocatori per capire chi vuole restare. Con l’aiuto di tutti remeremo tutti nella stessa direzione. Per l’impianto l’aiuto dell’Amministrazione è tangibile: i dirigenti comunali stanno facendo tutto il possibile per consegnarci un impianto consono ai criteri della nuova categoria e a breve, non appena si concluderà l’iter delle autorizzazioni, inizieranno i lavori di sistemazione”.
Giuseppe Di Bartola, espressione del tifo organizzato avendo portato avanti il gruppo “Igeani vecchia guardia”, è stato nominato vice presidente: “Aumentano le responsabilità, cambia ovviamente anche la mentalità e dovrò cominciare a pensare da dirigente. Siamo un gruppo di amici, sin da subito si è creato il giusto affiatamento in poco tempo. Siamo tutti sullo stesso livello al di là delle cariche assunte. Mi hanno convinto immediatamente e darò il meglio di me per aiutare la dirigenza e la società”.
Curerà i rapporti con la Curva: “Con il club di provenienza non cambia nulla, eravamo un gruppo forte e lo continuiamo ad essere. Anche lì siamo essenzialmente un gruppo di amici in primis, non mi allontanerò e ci sarà chi mi sostituirà degnamente nell’operatività e nel far crescere la tifoseria”.