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Igea, il destino sembra segnato. Tra Longo e Grasso l’ultimo botta e risposta

Anche l’ultima flebile fiammella di speranza sembra ormai essersi spenta, il futuro dell’Igea Virtus pare ormai segnato. Martedì pomeriggio il comunicato che ha annunciato la fine delle trattative per la cessione della società all’imprenditore marchigiano Vincenzo Longo, dopo il principio di accordo raggiunto lo scorso 20 giugno. In quella data era stata anche stipulato una sorta di crono programma, che stabiliva tutti gli step necessari per completare il passaggio di proprietà, ma soprattutto l’iscrizione della società al prossimo campionato di Serie D.

Antonino Grasso
L’applauso del presidente Antonino Grasso ai tifosi

Tutto sembrava ultimato, addirittura l’ex dirigente dell’Acireale, Antonio Monterosso, aveva già individuato in Pietro Infantino l’allenatore per la prossima stagione. Entro il prossimo 18 luglio vanno ultimate tutte le pratiche burocratiche e pagata la quota per l’iscrizione, oltre alla deposizione della fideiussione. Nulla di tutto ciò sarà fatto, almeno da Longo, visto che da quel 20 giugno l’imprenditore jesino è sparito dalla scena, evidentemente gli accordi di massima presi quel fatidico giorno non erano tali da poter garantire la fumata bianca. Lo stesso Longo aggiunge: “Ci tengo a precisare che l’avvenuta rottura della trattativa non può essere attribuita alla mia persona. La proprietà uscente non ha indietreggiato davanti a certe condizioni chiedendo la luna. E’ nei loro diritti, ai tifosi dico che mi dispiace perché mi sarebbe piaciuto fare calcio da quelle parti con un progetto serio e di rilancio per il territorio”.

Vincenzo Longo e Gianni Moneti

A questo punto il destino dell’Igea Virtus sembra segnato. La priorità concessa dallo stesso Grasso ad eventuali cordate locali non ha sortito alcun effetto. Longo è stato l’unico a manifestare interesse verso la società, così per la Barcellona del pallone sembra iniziata l’ennesima agonia verso un epilogo che appare ormai scontato. Il presidente Antonino Grasso replica: “Sono esterrefatto, rispetto all’accordo raggiunto il 20 giugno non è cambiata una sola virgola, anzi abbiamo mostrato a Longo tutta la disponibilità necessaria per andargli in contro. E’ giusto che i tifosi sappiano come siano andate le cose, oltre al fatto che quella di Longo è stata l’unica offerta concreta”.  

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