Emozione forse no, ma orgoglio sì. L’Igea Virtus del nuovo corso è pronta debuttare al “Franco Scoglio”, per iniziare a mettersi alle spalle un’estate complicata, che poteva diventare drammatica. Il passo indietro annunciato da Nino Grasso e le poche alternative sembravano aprire le porte all’ennesimo de profundis del calcio barcellonese. Poi, quasi dal nulla, a poche ore dal gong per la presentazione dell’iscrizione al prossimo campionato di Serie D ecco spuntare Filippo Grillo, che ha dato se non altro continuità al sodalizio barcellonese. Anche se la strada resta chiaramente in salita.
Domenica sera l’atteso debutto in Coppa Italia in casa dell’ACR Messina, ma il numero uno igeano mette da parte l’emozione del debutto: “L’emozione c’è stata nell’aver salvato il calcio a Barcellona. Siamo onorati di affrontare una squadra blasonata come il Messina, ma emozionati no. Forse un po’ di emozione ci sarebbe stata qualora ci fossero stati i nostri meravigliosi tifosi, ma purtroppo com’è noto la partita si giocherà a porte chiuse. Di questo siamo dispiaciuti, perché il calcio è dei tifosi, la linfa vitale di questo gioco sono sempre stati loro. Rappresentiamo una piazza importante e vogliamo proseguire l’ottimo lavoro svolto dalla famiglia Grasso negli ultimi anni”.
L’Igea che scenderà in campo al San Filippo sarà comunque una squadra da lavori in corso: “In pratica è come se fossimo una società neonata. Abbiamo appena 40 giorni di vita, avendo visto la luce il 20 luglio scorso. Siamo dovuti partire da zero sia sotto il profilo societario che sportivo, abbiamo preso un allenatore, Mancuso, che riteniamo adeguato per la categoria, che può insegnare calcio a dei ragazzi che hanno voglia di mettersi in gioco in una piazza prestigiosa come Barcellona. Siamo una squadra giovane, questo deve essere il nostro valore aggiunto. Avendo iniziato a lavorare da poco più di un mese l’organico non può ritenersi completo, arriveranno almeno quattro nuovi innesti, tra cui un portiere”. In particolare, il portiere dell’ACR Armando Prisco potrebbe raggiungere gli altri ex Bucca, appena ufficializzato, e Akrapovic, anche se la trattativa non è stata ancora definita.
E dire che dall’altra parte ci sarebbe potuto essere Peppe Raffaele, uno degli artefici del miracolo igeano delle ultime stagioni: “Per noi sarebbe stato un onore incontrarlo come avversario: lui e il suo staff hanno fatto grande l’Igea negli ultimi anni, facendoci riprovare grandi emozioni. E’ un tecnico che merita palcoscenici importanti, qualsiasi tifoso dell’Igea non può che dirgli grazie”. Sull’avvicendamento in panchina del Messina, Grillo non si sbilancia: “Non conosco le dinamiche che hanno portato a questo cambio, sicuramente qualcosa sarà andato storto, ma questo non cambia nulla. Il Messina resta una big di questo campionato, anche perché ha subito trovato Infantino, un allenatore navigato e preparato, pronto a guidarlo verso i traguardi stabiliti dalla società”.