Prosegue il momento magico dell’Igea Virtus. Dopo il successo per 0-2 a Gela la squadra barcellonese adesso comanda da sola il girone I di Serie D, complice anche il mezzo passo falso del Rende. Un inizio di stagione straordinario per Inferrera e compagni che ora guardano tutti dall’alto. Il presidente giallorosso Nino Grasso, tuttavia, preferisce mantenere i piedi ben piantati per terra: “Siamo stati bravi contro un Gela molto forte – ha detto il massimo dirigente al Quotidiano di Gela – tra le migliori viste sino adesso. Era una partita aperta a qualsiasi risultato, siamo riusciti a segnare al momento giusto e poi a raddoppiare. Ero fiducioso sin dall’avvio e credo nel progetto, però il nostro obiettivo principale non è vincere il campionato, ma se continueremo a restare in vetta perché non pensarci. Abbiamo una squadra molto giovane, solo se resteremo umili e non ci monteremo la testa potremo sperare di continuare a fare bene. Cambiare atteggiamento mentale significherebbe la fine del sogno. Bisogna mantenere i piedi per terra, proseguiamo senza grilli per la testa e più avanti ne riparleremo. Intanto abbiamo fatto rinascere l’entusiasmo a Barcellona”.
In casa Gela c’è comunque un clima di serenità, nonostante la sconfitta casalinga. Il tecnico Pietro Infantino spiega: “Non ho proprio nulla da rimproverare ai miei ragazzi, cui dico bravi. Hanno fatto la loro gara, ci hanno provato in tutti i modi, facendo grandi sacrifici. Davanti dobbiamo cominciare ad essere un po’ più concreti, ma anche numericamente ci servono almeno uno o due attaccanti, il campionato è piuttosto lungo. L’Igea Virtus ha dimostrato di aver il cinismo della capolista. Kosovan è stato espulso ingiustamente, si può perdere la partita, ma è un errore grave. Il collaboratore era accanto, l’arbitro ha meno colpe. Siamo a buon punto e dobbiamo comunque lavorare su noi stessi”.