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Igea, Furnari: “Dall’Oglio? Vedremo. Credo molto nelle potenzialità della rosa”

Il calcio dilettantistico è ripiombato nell’incertezza, dopo l’annuncio di un nuovo protocollo finalmente approvato dalla Figc e l’ulteriore rinvio di una settimana della ripresa della serie D. Domenica si giocheranno soltanto i recuperi delle gare non disputate per via del Covid. Lo scenario si fa ancora più plumbeo dall’Eccellenza in giù, che si interroga sulla necessità di riprendere o meno gli allenamenti collettivi. Dilemmi che riguardano tante società, tra cui l’Igea 1946, desiderosa di riprendere il cammino in campionato dopo alcuni acuti e qualche balbettio nella prima parte di stagione.

Giuseppe Furnari
Il tecnico dell’Igea Giuseppe Furnari ai microfoni di 3M Tv

I giallorossi al momento stanno proseguendo gli allenamenti individuali e questo lascia presagire tempi lunghi per il ritorno in campo. Anche il tecnico Giuseppe Furnari è in attesa di capire se e quando potrà tornare a guidare i suoi ragazzi: “Fino a pochi giorni fa erano vietati gli spostamenti da un Comune all’altro. Noi siamo una società dilettantistica, abbiamo giocatori che vengono dalle zone limitrofe, quindi è complicato. Fermo restando che erano vietati gli allenamenti collettivi. Siamo ancora in attesa di conoscere il nostro destino. Credo che per le categorie dall’Eccellenza in giù la Lega stia facendo un ragionamento a parte: la serie D viene visto come un campionato interregionale, che ha una valenza nazionale, gli altri campionati no. Sinceramente dubito che si possa riprendere a breve, la curva dei contagi sta diminuendo ma forse non siamo nelle condizioni di poter tornare ad allenarci in sicurezza, non per mancanze da parte delle società ma per l’assenza di un protocollo definitivo e quindi di regole certe. Credo che il mercato prorogato fino al 29 febbraio sia un segnale inequivocabile”.

Dall'Oglio
Uno stacco di testa di Dall’Oglio in un match tra Acr Messina e Igea

A proposito di trattative, il nome dell’esperto difensore Maurizio Dall’Oglio è prepotentemente accostato all’Igea: “È una voce che ho sentito e sinceramente non mi stupisce – ammette Furnari –. Si tratta di un giocatore che la società ha cercato anche questa estate, ma lui ha sposato il progetto del Paternò, allettato dall’idea di giocare in D. È una voce che gira sui giornali, vedremo se si tratta soltanto di una diceria o c’è dietro qualcosa di serio. Con la società abbiamo stabilito le strategie di mercato, abbiamo deciso di fare un innesto in difesa, già a ottobre è arrivato Messina e siamo molto contenti. Questa sosta ci ha restituito anche Crifò e Cardia, due giocatori che ci sono mancati tantissimo e che non scopro certamente io. Credo che faremo un investimento in attacco: abbiamo dato a Multanen l’opportunità di tornare in Finlandia, con il campionato fermo non aveva senso la sua presenza qui. Ci ha dato una grossa mano, ma adesso è libero di potersi accasare dove vuole”.

Stefano Barresi
Il presidente dell’Igea Stefano Barresi (foto Ciccio Saya)

Il vulcanico patron Barresi dopo la brutta sconfitta di Giarre aveva parlato di un’Igea molto attiva in questa finestra invernale, quasi a voler preludere ad una vera e propria rivoluzione. Il tempo però calma gli animi e fa guardare le cose con maggior lucidità, la stessa che usa Furnari nel difendere il progetto avviato la scorsa estate: “Credo che il nostro percorso vada analizzato nel complesso, non solo tenendo conto delle ultime due sconfitte – ha continuato il tecnico igeano –. Contro Enna e Siracusa abbiamo perso ma credo che siamo usciti dal campo a testa alta, a Giarre prima della sosta abbiamo sbagliato partita, ma questo nel calcio capita. Non bisogna dimenticare, dopo tutto, che avevamo di fronte le tre principali candidate alla vittoria del campionato. Credo molto nelle potenzialità di questa rosa, nella forza di questi ragazzi perché li ho visti allenare, so quanto possono dare e cosa possono ancora fare. Abbiamo bisogno di qualche ritocco per crescere ma nulla di più, abbiamo pagato dazio più del previsto dal punto di vista degli infortuni, ma l’unico aspetto positivo di questo stop è stato proprio il rientro degli indisponibili. La scorsa estate la rosa ha subito cambiamenti profondi e bisogna dare tempo a questi ragazzi affinché trovino la giusta compattezza”.

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