L’Igea Virtus è sempre nell’alta classifica, al sesto posto, con undici punti all’attivo, a -6 dalla vetta, dopo il pari casalingo con la Vibonese terza in graduatoria. Mercoledì la trasferta a Paternò. Il tecnico Francesco Di Gaetano è soddisfatto per il quarto risultato utile di fila: “Tra quelle affrontate finora in casa era la squadra più forte, ha qualità e idee di gioco e una guida tecnica notevole. Hanno preparato bene la partita perché abbiamo avuto molta fatica a iniziare da dietro, però a parte il palo non credo che abbiamo concesso tante palle gol”.
I barcellonesi hanno dovuto dosare le forze proprio in virtù del turno infrasettimanale: “All’inizio ho chiesto ai ragazzi di andare a pressare più alti perché sapevo che con la loro qualità di palleggio ci avrebbero potuto mettere in difficoltà, però soffrivamo questa situazione. Nella ripresa ho preferito lasciarli palleggiare un po’ di più per chiudere le linee di passaggio all’altezza della metà campo. Non siamo stati brillanti come al solito ma me lo aspettavo perché abbiamo lavorato in funzione delle tre gare in una settimana. È stata una partita molto tattica, credo che il pareggio sia giusto”.
I calabresi erano reduci da quattro vittorie consecutive e anche al “D’Alcontres” hanno mostrato le loro qualità: “Dal punto di vista difensivo abbiamo interpretato molto bene la gara. Conoscevamo i punti di forza della Vibonese, siamo mancati un po’ nella fase propositiva ma considerati i carichi di lavoro ci sta. Il non poterci allenare da quindici giorni nel nostro stadio per via della risemina ci penalizza, perché cambiano il terreno di gioco e le dimensioni, ma non cerco alibi. Faccio i complimenti all’avversario ma anche ai miei ragazzi, che hanno interpretato la gara con umiltà e intelligenza, capendo che se si fossero esposti più del dovuto avremmo rischiato di perdere. Un segnale di maturità, abbiamo dimostrato che non volevamo interrompere la serie di risultati positivi”.
L’Igea trova adesso un avversario che è stato capace di battere Pompei in trasferta e Locri e cerca altri punti per allontanarsi dalle zona calde: “Ognuno ha le sue metodologie, noi abbiamo preferito intensificare notevolmente le sedute in vista del triplo impegno, pur sapendo che avremmo affrontato una squadra forte. In due giorni è difficile preparare la sfida di Paternò, dovevamo solo recuperare le energie. Domenica abbiamo perso molti contrasti e arrivavamo sempre dopo sulle seconde palle, aspetti che di solito non si verificano siamo sempre molto intensi e reattivi”.
