Il nuovo corso tecnico dell’Igea Virtus si è aperto con un netto ko a Reggio Calabria. I barcellonesi restano impelagati in zona play-out ma il calendario propone adesso cinque gare determinanti per avvicinare l’obiettivo salvezza: il derby con il Sant’Agata, la trasferta di Enna, il nuovo match casalingo con l’Acireale e gli incroci con Akragas e Licata, che chiudono la graduatoria.
A commentare il ko del “Granillo” e l’avvicendamento tecnico è il vice-presidente Giuseppe Di Bartola: “Non c’è molto da spiegare. Quando i risultati non arrivano o comunque non sono quelli preventivati alla vigilia del campionato, perché ci aspettavamo un torneo più tranquillo, come il precedente, alla fine a pagare è l’allenatore ma le responsabilità sono condivise anche tra giocatori e società”.
Dopo il gol di Trombino, l’Igea è caduta nella ripresa, al cospetto di una delle big del girone: “Questa squadra mostra i suoi limiti. Abbiamo iniziato bene, cercando di limitare la forza della Reggina. Eravamo passati pure in vantaggio ma dopo il 2-1 ci siamo disuniti e abbiamo rischiato tanto, perché abbiamo concesso troppe occasioni, che potevano fare diventare il passivo conclusivo ancora più pesante”.