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Igea, Alizzi: “Un orgoglio allenare nella mia città. Abbiamo le idee chiare”

Sotto il sole cocente del “D’Alcontres Barone” è cominciata l’avventura di Giuseppe Alizzi, nuovo allenatore dell’Igea 1946. Si è svolta infatti la presentazione del nuovo tecnico giallorosso, che succede a Giuseppe Furnari. Presenti tutti i dirigenti e gli altri membri dello staff tecnico, che sarà completato dal vice Antonio Panarello e dal preparatore dei portieri Antonio Drago. Dopo le foto di rito l’allenatore ha rilasciato le sue prime dichiarazioni a 3mtv: “È bello dopo oltre dieci anni da giocatore tornare nella squadra della mia città ma nella veste di allenatore. Le sensazioni sono molto positive. Oggi col Covid non è facile per nessuno varare progetti né è semplice capire il valore dell’intero campionato”. 

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La stretta di mano tra Alizzi e Barresi

Dopo un campionato di vertice e un’annata senza incassi la proprietà terrà d’occhio il bilancio: “Le società devono durare nel tempo e gli investimenti vanno ben ponderati. La nostra idea è già tracciata: vorremmo allestire un organico composto da dodici over e altrettanti under, in modo che questi ultimi possano maturare per diventare giocatori importanti. Qualcuno verrà da fuori, si aggiungerà ad alcune riconferme del passato torneo perché l’organico dello scorso anno era molto valido. I dirigenti devono parlare con alcuni tesserati e vedere se si potrà chiudere l’accordo in base alle rispettive esigenze delle parti, che dovranno coincidere. Ad ogni modo si dovrà rispettare il budget prefissato. Per molti ancora l’incertezza è legata principalmente ai problemi di lavoro. Ho necessità di gente che si dedichi all’Igea con animo e corpo. Sto visionando tante partite per tenermi sempre aggiornato. Credo di essere lo stesso di quando ero calciatore, le cose verranno naturali”. 

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La dirigenza dell’Igea e il nuovo staff tecnico

Questo il benvenuto da parte del massimo dirigente Stefano Barresi: “Vogliamo disputare un campionato tranquillo. Poi si sa che l’appetito viene mangiando. Cercheremo di tenere il più possibile i calciatori barcellonesi ma sempre se le loro richieste saranno in linea con le condizioni che ci siamo posti. Spesso le pretese sono troppo elevate e non va bene. I tifosi posso soltanto elogiarli perché ci sono sempre stati vicini. Mi sarei aspettato un pubblico numericamente maggiore almeno nella gara contro l’Atletico Catania ma non è stato così, anche se capisco le difficoltà del passato torneo legate alla pandemia. Quest’anno invece spero che tutto si svolgerà in maniera più tranquilla. Cercherò di convincerli allestendo un progetto giovane. Poi se ci sarà il grande pubblico alzeremo l’asticella per provare a centrare il salto di categoria”.

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