Il Messina sta ultimando la preparazione in vista di un incrocio già importante con il Taranto. Di fronte due squadre che vivono un delicato momento societario. I pugliesi sono passati dalla prospettiva di un altro campionato di vertice alla separazione anticipata con il tecnico Eziolino Capuano. Il timore era quello di un deciso ridimensionamento tecnico ma poi in realtà sono arrivate comunque operazioni significative dal mercato, da Contessa a Varela, da Giovinco a Verde, da Zigoni a Shiba.
Nel pomeriggio intanto, a margine dell’ultima doppia seduta settimanale sostenuta dalla squadra, una delegazione dei club organizzati si è recata allo stadio “Franco Scoglio” per rinnovare il proprio sostegno ai calciatori. La sintesi dell’incontro è chiara: i tifosi sono vicini a Marino e compagni, che continueranno a supportare in trasferta. In assenza di chiare novità societarie continueranno invece a disertare l’impianto di San Filippo, con il Messina che rischia quindi di doversi esibire a lungo nel silenzio, come è già accaduto contro il Potenza, quando si avvertivano nitidamente soltanto i cori della tifoseria lucana.
Lo scorso 27 agosto il presidente Pietro Sciotto aveva auspicato un’interruzione della protesta, dichiarandosi disponibile ad un incontro con i rappresentanti dei tifosi, alla presenza del sindaco Federico Basile. Un invito caduto nel vuoto, dopo anni di incomprensioni e l’ennesima estate di ipotesi e intollerabili silenzi. Secondo quanto raccolto dalla nostra Redazione, nei prossimi giorni è atteso comunque un confronto telefonico fra il primo cittadino e il massimo dirigente.
Il lungo stallo sulle trattative societarie chiaramente alimenta dubbi e sfiducia. Nessuna ulteriore comunicazione è arrivata in merito all’intesa preliminare con un fondo franco-americano, stipulata a fine giugno, e alla successiva proroga per la formalizzazione, mai temporalmente quantificata, nonostante l’interessamento del sindaco. Basile sentirà Sciotto per avere ragguagli su eventuali sviluppi.
Sul tavolo potrebbe finire anche la questione legata alla stipula di una nuova convenzione fra società e Comune, con il club che al momento utilizza lo stadio onorando un canone per la singola partita, come hanno chiarito anche alcune interrogazioni consiliari. Sullo sfondo ci sono anche proposte alternative, a cui comunque la proprietà non ha mai risposto, prediligendo evidentemente la prima pista, l’unica peraltro ufficializzata in svariate comunicazioni stampa.
A metà luglio era toccato ad un’azienda statunitense della new economy, attiva nell’entertainment e quotata al Nasdaq, che avrebbe scelto la città dello Stretto per presentare un nuovo prodotto innovativo, secondo quanto riferito dagli intermediari siciliani e calabresi. Negli ultimi giorni, come ha rivelato Pianeta Messina, è stato il turno di una cordata interessata ad una quota di minoranza, che si è affidata al commercialista Pietro Gugliotta, già vice-presidente e amministatore delegato dell’Acr di Natale Stracuzzi, prima dell’avvento di Franco Proto. Di concreto, ancora una volta, sembra esserci poco.
Nessuno sviluppo neppure dal mercato degli svincolati. Il Messina da qui a gennaio può operare un’unica operazione in entrata. Resta aggregato l’esterno offensivo olandese Bradly van Hoeven. Il 24enne non ha esperienze all’estero e sarà valutato dallo staff tecnico. Se il gap di condizione potrà essere colmato a breve arriverà la firma sul contratto. Altrimenti il direttore sportivo Giuseppe Pavone vaglierà soluzioni alternative. Con un solo “bonus” a disposizione vengono ovviamente azzerati i margini di errore. Una schiarita societaria resta però il principale ingrediente per cercare di ridare serenità ad un ambiente disilluso, che pure ha già dimostrato di potersi entusiasmare con poco.