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I “rider” dell’informazione… La Cgil dedica un Osservatorio ai giornalisti

Giovedì 9 gennaio 2025, alle ore 15.30, nella sede della Cgil di Messina, verrà inaugurato lo Sportello per la Dignità di Stampa. La figura del giornalista, oggi, è composta da tanti liberi professionisti e dai cosiddetti “freelance”. E proprio sui collaboratori poggia la maggior parte del lavoro. Il quadro normativo nel quale ci muoviamo è quello del famigerato “Jobs Act”, che ha sdoganato tutti i contratti di collaborazione, anche in ambienti altamente professionalizzanti, proprio come quello della stampa e dell’informazione.

Cgil
I precari della stampa paragonabili ai rider senza tutele

Per i più fortunati, l’applicazione di questi contratti permette di sviluppare una progettualità che garantisca livelli salariali adeguati e una progressiva stabilizzazione. Nella maggior parte dei casi, però, la collaborazione si manifesta in sporadici rimborsi e in lavori a prestazione, sottopagati, con cifre che il più delle volte oscillano tra i cinque, i dieci, i tredici o i venti euro per ogni articolo prodotto, spesso indipendentemente dalla lunghezza e dalla qualità.

Il ricorrente uso del lavoro para-subordinato e il ritorno al cottimo creano condizioni lavorative del tutto analoghe a quelle già affrontate con i Rider: chi lavora in questo settore, infatti, si ritrova a essere un vero e proprio “rider dell’informazione”. Sempre in prima linea, ma con condizioni lavorative precarie. Mancanza di tutele basilari, come le ferie e le malattie e turni di lavoro irregolari, nei quali non vengono riconosciuti straordinari e festivi, caratterizzano un lavoro povero che crea condizioni di vita precarie.

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Gli articoli nel 2025 sono spesso pagati pochi euro

La totale mancanza di progressione di carriera, inoltre, tarpa le ali alla maggior parte dei giovani che sperano di poter fare di questa passione la loro professione. Questo modello di sviluppo, così, produce sfruttamento e favorisce il monopolio dell’informazione, che è sempre più concentrata in mano a poche testate e/o emittenti, con il conseguente ricatto occupazionale. E la grande crisi del mondo dell’informazione si traduce anche in una conseguente compressione della libertà di stampa.

La Cigl – si legge in una nota stampa – registra una totale assenza di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici più fragili di questo settore. Manca una piena applicazione della Contrattazione Collettiva Nazionale e soprattutto quella di secondo livello. Chi lavora in questo ambito, da precario, non conosce diritti e tutele. E appare evidente il nesso fra la precarietà lavorativa e la garanzia di un servizio d’informazione libero e plurale.

Cgil
Attivati un Osservatorio e uno Sportello sulla Stampa

Pertanto, la Nidil Cgil e la Cgil di Messina, attraverso l’istituzione dell’Osservatorio per la Dignità di Stampa e con l’attivazione dello Sportello per la Dignità di Stampa, intendono costruire uno spazio plurale e democratico, in cui confrontarsi e attraverso il quale diventi prioritario attivare un percorso sindacale che tuteli i lavoratori e le lavoratrici più fragili e che vigili sulla libertà d’informazione nel nostro territorio e non solo.

Questo sportello è uno spazio che non soltanto si rivolge alla categoria di lavoratrici e lavoratori descritte ma nasce e si struttra sull’adesione attiva di professionisti/e del settore che ne fanno parte e vogliono metterci la faccia. Hanno già aderito Fabrizio Berté, Claudia Benassai, Tonino Cafeo e Alessandra Mammoliti.

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