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I giovani il segreto del Cocuzza. Romeo: “Stagione positiva che poteva regalare ulteriori emozioni”

Quasi settant’anni di storia ed una ferma volontà nel rinnovare le proprie tradizioni. Il Cocuzza San Filippo del Mela dal lontano 1947, anno di nascita, continua ancora oggi ad essere una società di riferimento per la nostra provincia. Il team biancoblu ha chiuso in crescendo un nuovo campionato in serie C Nazionale. Nono posto finale, sette successi, alcuni solo sfiorati anche con le big del girone e quinto miglior attacco del Girone I. Numeri che testimoniano il lavoro mai scontato di Francesco Romeo, head coach reggino che in Sicilia ed in particolare nel comune filippese ha ormai trovato una seconda casa. Scelte gestionali d’impatto portate avanti per il bene della squadra e nel pieno rispetto della propria filosofia per un allenatore che in questa serie può sfruttare un’ampia conoscenza di situazioni e dinamiche.
Questo il commento del tecnico sul percorso del suo San Filippo: “Avevamo una squadra che per il 70% si poggiava sugli under, chiudere col quinto attacco del girone significa che questi ragazzi hanno coperto il campo con onore e personalità. Molti infatti sono già stati adocchiati da diverse squadre e credo che per loro il futuro potrà essere foriero di soddisfazioni. Bravi Carpinteri, Luzza (35’ di media in campo, ndc) che proverà in B col Fondi mentre alcuni club di C del nord Italia pressano Pandolfi. Sono tutte scommesse vinte, il rammarico c’è perché potevamo ambire a traguardi più ambiziosi con qualche freccia in più al nostro arco”.

La formazione del Cocuzza
La formazione del Cocuzza

Quindici invece le sconfitte patite, molte di misura ed è da quelle che coach Romeo parte guardando la classifica senza dimenticare infortuni e dubbi tecnici avuti in organico.
“Sei le sfide perse tra uno e tre punti con Acireale, Costa d’Orlando, Cosenza, Siracusa e Crotone che incidono sul piazzamento finale. Credo che la scelta di prendere uno straniero ci abbia penalizzato, infatti il finlandese Kipa (classe ’94) ha giocato pochissimo in stagione e veniva da un mondo totalmente differente rispetto all’Italia, questo richiedeva maggiore adattamento. Pensavamo di avere un 5 mentre il ragazzo giocava da 3. Anche Albana ha giocato solo mezza stagione, il nuovo acquisto Paggi ci dava sicurezza ma ha patito a metà campionato un infortunio che lo ha limitato. Comunque tutti abbiamo fatto grandi cose nonostante le difficoltà e con una opzione in più nel roster sotto canestro avremmo sicuramente lottato per altri traguardi”.
Non sono mancati i successi di prestigio in una stagione che ha confermato il Cocuzza tra le piazze con serie credenziali nel girone siculo-calabrese.
“Credo che vincere con Patti, Palermo e perdere onorevolmente con la corazzata Cefalù sono elementi positivi. Tra i singoli ho rivitalizzato Laganà, pur giocando da cinque in un ruolo non suo. Sono contento”.

L'argentino Paggi in azione
L’argentino Paggi in azione

Sguardo in prospettiva futura ad un campionato che cerca nuove garanzie e formule di svolgimento che, pur non accontentando tutti gli addetti ai lavori, possano essere ancora più stabili e certe.
“L’attuale sistema della C è troppo penalizzante per il nostro raggruppamento, i playoff incrociati con altre regioni presentano gap di competitività con le altre formazioni italiane. Le voci per il nuovo anno sono tante e si rincorrono, qualcosa cambierà e guardo positivamente al modello delle Marche che adotteranno uno sdoppiamento del torneo tra una C Gold (con parametri più alti e otto over) e Silver (minor costo dei parametri e blocco delle promozioni) sempre gestite dal Comitato Regionale. Di base bisogna dare agli under la possibilità di crescere e avere spazio e minutaggio anche se questo comporta una limitazione degli over. Non mancano esempi concreti anche nel nostro girone, penso a Cosenza che pur con una squadra molto esperta è riuscita a dare lustro al giovane Tomasiello. Inoltre è importante che le società lascino tranquille gli allenatori, non serve la pressione esasperata del risultato ad ogni costo. Io mi sono permesso il lusso di schierare in trasferta un classe ‘99”.
Chiusura con i propositi sulla nuova stagione, ancora solo agli albori, da parte dell’ex trainer di Vis e Amatori Messina.
“In una scala ideale di valori il nostro cammino resta molto bello e sono felice di ciò. Con la società ancora non ci siamo visti per definire alcuni passaggi. Io vorrei rimanere in un posto a me caro dove lavoro e riesco a divertirmi. E’ una seconda casa per me, trovo armonia e serietà. Ho suscitato interesse anche in altri posti ma oggi andare fuori comporta dei rischi e la mia priorità rimane San Filippo del Mela”.

L'allenatore del Cocuzza Francesco Romeo
L’allenatore del Cocuzza Francesco Romeo

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