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Messina

Gugliotta rompe il silenzio: “Questa proprietà si piega ma non si spezza”

Il Messina ha finalmente interrotto il lungo silenzio. In conferenza stampa, in rappresentanza della proprietà, ha parlato il vice-presidente Pietro Gugliotta, che ha analizzato con grande schiettezza il delicato momento attraversato dal club: “Dobbiamo ricompattarci e ritrovare la serenità che ha caratterizzato l’inizio del campionato. Il silenzio stampa era stato indetto dopo le eccessive dicerie sulle scommesse anomale ed i mancati risultati della squadra. Con l’Andria è maturata infatti una sconfitta inaspettata. Loro erano privi di tanti elementi e noi invece in formazione tipo”.

La proprietà non ha digerito l'inatteso ko con l'Andria
La proprietà non ha digerito l’inatteso ko con l’Andria

Motivo per il quale la società si attende adesso un’immediata reazione: “I giocatori ci devono delle scuse e per sdebitarsi dovranno andare a fare subito risultato a Rieti. Lo pretendiamo, siamo ad un giro di boa. Quella con la Lupa Castelli Romani è una trasferta importantissima, sulla carta piuttosto agevole. Siamo in una posizione tranquilla ma non possiamo più sbagliare. Siamo stati in vetta, non possiamo sprofondare in zona play-out”.

Dal vice-Stracuzzi anche un ringraziamento ai tifosi: “Lo zoccolo duro non ci ha mai abbandonato, mostrando maturità ed attaccamento sugli spalti, sia nelle gare interne che esterne: ci seguono anche con il cattivo tempo. Questa città merita di più della Lega Pro. La proprietà pianificherà adeguatamente il prossimo campionato”.

Italtelo
La Italtelo ha pignorato alcune somme in Lega in virtù di precedenti crediti

Gugliotta non ha nascosto il risentimento per la delicata situazione debitoria e per le continue richieste vantate da nuovi creditori: “In estate quattro soci hanno rilevato con coraggio una società indebitata, più di quanto si potesse prevedere. C’è qualcuno che ha provato a farci uno sgambetto ma noi come l’acciaio ci pieghiamo ma non ci spezziamo. Ci sono stati svariati decreti ingiuntivi ed addirittura dei pignoramenti in Lega da parte della Italtelo“. La società bresciana che si occupa della cartellonistica dello stadio San Filippo ormai da un decennio avrebbe in pratica provato a rivalersi sulle somme che spettano al Messina in cambio dello schieramento degli under.

I conti restano comunque in ordine, nonostante il fardello ereditato dalla gestione Lo Monaco: “Ogni due mesi gli organi competenti analizzano i nostri conti. Lo scorso 16 febbraio siamo stati nuovamente promossi ed abbiamo evitato sgradite sorprese o penalizzazioni. Il prossimo step è atteso per il 16 aprile. Ci rammarica il fatto che tra i presunti creditori vi siano anche dei messinesi che in passato non hanno ottenuto nulla dalle precedenti proprietà e che ora avanzano continue pretese, come se fossimo dei benefattori”.

Il ds Argurio e il dg Manfredi in tribuna a Catanzaro
Il ds Argurio e il dg Manfredi in tribuna a Catanzaro

Inevitabile un riferimento alla questione dirigenziale, con le dimissioni di dg, ds, addetto alla sicurezza, all’impiantistica ed area media, poi rientrate: “Dobbiamo ritrovare stabilità anche in ottica futura. Le richieste di dimissioni sono arrivate in un periodo delicato. Gli incontri con la proprietà hanno risolto tutto anche perché abbiamo sempre riconosciuto la loro professionalità. Saremo più vicini a questi dirigenti, a cui vanno i nostri ringraziamenti. Adesso siamo più compatti di prima”.

Non è mancato un riferimento a squadra ed allenatore, chiamati a cancellare l’ultima battuta d’arresto: “I giocatori sono stati trattati nel migliore dei modi, con ampi ritiri pre-partita, trasferte in alberghi quattro e cinque stelle, affrontate con i migliori pullman. Non gli abbiamo fatto mancare mai nulla. Il tecnico è libero di mettere fuori lista gli atleti che non dovessero più trovarsi bene in questa squadra. Lui ha il polso della situazione e ha totale autonomia in tal senso”. In occasione della recente sessione invernale il club ha già rinunciato, per svariati motivi, ai vari Parisi, Palumbo, Barraco e Frabotta.

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