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Gugliotta: “Presto le seconde squadre in Lega Pro. Pronti a trattare, non a lasciare”

La salvezza era in cassaforte già da mesi, ma da dieci giorni il Messina ha ottenuto anche il conforto della matematica. Il vice-presidente Pietro Gugliotta commenta con soddisfazione l’annata che sta per andare in archivio: “Siamo contenti di avere disputato un campionato diverso da quanto prospettato all’inizio e di avere tagliato il traguardo con cinque giornate d’anticipo. Adesso ci aspettiamo l’ulteriore regalo della qualificazione alla Tim Cup. Con la Casertana speriamo di ottenere i tre punti anche se loro sono lanciati verso i playoff. Spesso contro le squadre più blasonate riusciamo a fare bene, come dimostrano le gare con Foggia e Lecce, mentre formazioni sulla carta più abbordabili ci hanno messo in maggiore difficoltà”.

Argurio e Gugliotta
Il vice presidente del Messina Pietro Gugliotta con il ds Christian Argurio

Lo sguardo è inevitabilmente proiettato al futuro: “Presto inizieremo a pianificare la prossima stagione, valutando conferme e rinunce. Io cercherei di trattenere in tutti i modi Tavares e Gustavo, due attaccanti di pregio, che fanno la differenza e stanno segnando con continuità. Anche in tal senso programmeremmo dei colloqui con il ds Argurio e il dg Manfredi, grandi professionisti a cui ci siamo affidati in toto l’estate scorsa. Vogliamo capire che intenzioni e esigenze hanno. Si potrà lavorare in modo differente. Quest’annata ci è servita anche per acquisire un po’ d’esperienza”.

Il neo presidente della Lega Pro Gabriele Gravina è pronto a imporre una rivoluzione
Il neo presidente della Lega Pro Gabriele Gravina è pronto a imporre una rivoluzione

Due anni fa l’età media era il grande cruccio dei club di Lega Pro mentre l’estate scorsa i contributi economici sono stati vincolati al numero di under 21 inseriti in una rosa contingentata a 24 elementi. Adesso all’orizzonte c’è l’ennesima rivoluzione: “In settimana potrebbero essere modificati i regolamenti, con il via libera alle seconde squadre dei principali club di massima serie. In questo modo si dovrebbe passare dalle attuali 54 squadre a 60. Il progetto proposto dal presidente Gravina è stato accolto dalla maggioranza dei club di Lega Pro e adesso si attende l’ok da parte del Consiglio Federale”. Al termine del campionato le squadre “riserve” non potranno essere promosse in B né retrocedere in D. In terza serie club come Juventus, Inter e Milan dovrebbero schierare gli elementi che non trovano spazio nella rosa della prima squadra e soprattutto i calciatori più promettenti della formazione “Primavera”.

Lega Pro
Il presidente Natale Stracuzzi chiamato a vagliare le offerte degli acquirenti

A tenere banco in città è ancora una volta la questione societaria. Gugliotta fa chiarezza sulle intenzioni della proprietà: “Sento parlare spesso di trattative anche se di concreto c’è ancora poco. C’è stato un avvicinamento di una cordata di imprenditori messinesi, che però vorrebbero subentrare in toto. Qui non c’è nulla di precluso, ma non vogliamo uscire totalmente di scena e anche economicamente bisogna riconoscere lo sforzo che è stato sostenuto da questa proprietà”.

Stracuzzi e soci non sono insomma intenzionati a lasciare, soprattutto se non verrà riconosciuto un corrispettivo adeguato: “Il presidente ha ribadito a più riprese che questa è la società dei messinesi. Se qualcuno si vuole avvicinare deve riconoscere i nostri meriti. Abbiamo preservato il titolo con grandi sacrifici, resistendo ai colpi arrivati dai creditori di Lo Monaco. Siamo rimasti a galla, superando mille problematiche, decreti ingiuntivi e precetti inattesi. Abbiamo evitato i punti di penalizzazione, versando stipendi e contributi”.

ACR Messina
Il giovane centrocampista del Messina Fabio Bossa

In fase di pianificazione tornerà inevitabilmente d’attualità anche la questione legata all’impiantistica: “Anche ad Agrigento abbiamo assistito ad una bella partita e siamo stati più forti degli infortuni. Speriamo che l’infermeria possa svuotarsi almeno in parte. Tengo comunque a sottolineare che a Castellammare e anche domenica scorsa i contrattempi non sono stati certo originati dal campo. Al “Celeste” da qualche mese c’è di nuovo l’erba, il fondo non è malandato come all’inizio dell’anno, e nelle ultime settimane ci siamo allenati sia al “Franco Scoglio” che a Mili, sul sintetico”.

Il derby dell’Esseneto conferma anche la necessità di puntare allo sviluppo del vivaio: “Dobbiamo valorizzare i nostri giovani. Nella “Berretti” abbiamo elementi come Bossa che meritano di trovare spazio. Potrebbero emergere, giusto per citarne altri, i vari Lia, Scarbaci, Mosca e Carini. Dobbiamo stargli vicino”.

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