“A questo punto posso soltanto appellarmi a tutti i soggetti interessati. Non solo Massone e Gerace, ma anche Franco Proto, un uomo di calcio, di spessore, che ne capisce più dell’attuale dirigenza. Sono gli unici che ci possono salvare e lo avevo detto anche ai tifosi. Non siamo noi soci di minoranza ad avere ostacolato le trattative dei mesi scorsi”. Parola di Pietro Gugliotta. Dopo avere lanciato un’operazione verità sui conti dell’ACR Messina, l’amministratore delegato del club indica quella che a suo avviso rappresenta l’unica possibile via d’uscita, a poche ore dal termine utile per onorare le scadenze previste. I primi contatti con l’entourage dell’ex presidente dell’Atletico Catania vi sono già stati.
Da risolvere c’è sempre la questione della fideiussione, con il versamento del premio da 6mila euro, senza il quale il club rischia un nuovo deferimento. In programma anche una missione in Toscana: “Domani sarò a Firenze, per l’appuntamento fissato dalla Lega Pro, che dovrà indicare il suo candidato per la presidenza della Figc. Parlerò anche con il presidente Gabriele Gravina, con il quale mi sono già sentito telefonicamente in mattinata”. I vertici della terza serie seguono infatti con interesse e preoccupazione le sorti dell’ACR.
Eloquente la metafora utilizzata da Gugliotta per descrivere l’ultimo burrascoso campionato: “Il presidente Natale Stracuzzi a giugno, essendo un capitano e sapendo che la nave stava salpando, avrebbe dovuto immaginare quanto carburante era necessario per coprire il tragitto previsto. Altrimenti non sarebbe mai dovuto partire, con un mare peraltro così agitato. Non è concepibile fermarsi dopo poche miglia, mettendo a repentaglio anche l’intero equipaggio. Bisogna approdare al primo porto disponibile, per fare rifornimento. Il sottoscritto, Micali, Di Bartolo e Gallina hanno già fatto fronte alle precedenti scadenze. Ora siamo costretti a chiedere aiuto ad altri soggetti ancora. Ieri via pec ho ribadito che sono pronto ad onorare la mia parte, ma chi detiene l’88% deve coprire il resto, se non si concretizzeranno i contatti con i potenziali acquirenti”. La corsa contro il tempo è già iniziata.