Gugliotta guarda al mercato: “Ceniccola e Leonardo accontenteranno Lucarelli”

Dopo l’attenuazione della propria posizione giudiziaria, Pietro Gugliotta torna in sella. In conferenza stampa ha fatto riferimento proprio al suo “reintegro”: “Ho il piacere di riabbracciare tutti quanti, anche i tifosi e la squadra. Lo faccio nel bene e nel male. Ricordiamoci che nell’agosto 2015 il Messina era praticamente scomparso, se non fosse stato per questa società. Abbiamo condotto il campionato precedente, rispettando gli impegni”.

In estate il vice-presidente non ha condiviso molte scelte adottate da una compagine dirigenziale che è poi stata sollevata in corso d’opera dall’incarico: “Questa stagione è iniziata male, dando fiducia a una persona che ci ha piegato, ma non spezzato, con tutti quei contratti, dal ds, all’allenatore, fino alla società di marketing. Un raggiro nei nostri confronti, perché pecchiamo di ingenuità”.

Il principale socio dell’Antares, che detiene il 10% dell’ACR, rivendica i sacrifici compiuti dall’attuale compagine dirigenziale: “Se questo Messina deve andare avanti, dovremo costruire tutti assieme. I problemi vanno affrontati serenamente. Chi è che vuole il Messina non si presenta con il denaro, come lo abbiamo fatto noi, accollandoci debiti che non erano neanche in bilancio. Chi entra in società deve dare serenità alla città e ai tifosi”.

Da lui anche un chiaro riferimento al mercato, fin qui rimasto fermo al palo ad oltre una settimana dall’apertura: “Ieri sera si è svolta una riunione fiume con il mister Lucarelli perché vogliamo disputare la seconda metà di campionato senza alcun problema, stando distanti dalla zona play-out. Il tecnico ha chiesto almeno tre elementi essenziali, rispetto ai quali ci ha fornito dei riferimenti. Ci ha garantito che con questi saremo sicuramente fuori dalla zona play-out. Adesso Ceniccola e Leonardo si attiveranno in base alle richieste di Lucarelli. Abbiamo una rosa ampia e a parte i tre o quattro innesti stiamo lavorando per capire come alleggerire i costi avendo trenta giocatori in rosa e non ventidue. Se riusciamo a smaltire gli elementi in più avremo un ulteriore vantaggio economico”.