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Griccioli recrimina per il finale: “Bravi solo a metà. Carenti nei momenti determinanti”

L’Acea Roma vince una gara tiratissima, 67-63 il finale, contro l’Upea Orlandina e bissa il successo ottenuto in Sicilia nel girone d’andata, rendendo sempre più incerta la lotta salvezza nel massimo campionato. Nella sala stampa del PalaTiziano il coach orlandino Giulio Griccioli analizza l’ottava sconfitta esterna stagionale: “Abbiamo fatto solo in parte la partita che volevamo fare e che avevamo preparato. A metà partita si vedeva che non avevamo proprio difeso bene; nel terzo quarto invece ci siamo ripresi, e il quarto quarto è stato tutto giocato sull’energia, e in situazioni specifiche siamo stati imprecisi, permettendo a Roma di dare lo sprint finale. Oggi è stata una partita tosta, la cosa positiva è che siamo stati sempre sul pezzo a lottare. Onestamente ad un certo punto, sul più sette, credevo di poterla vincere, ma quando ho visto Archie innervosirsi col quarto fallo ho visto che diventava abbastanza difficile, è stata una questione di episodi, due o tre cose potevamo farle meglio nei momenti decisivi. Ora pensiamo alla sfida cruciale contro Cremona”.
Tra i giocatori capitolini ha parlato il giovane pivot Jordan Morgan, autore di 16 punti e personalità nella lotta sotto i tabelloni: “Il coach ci aveva detto che questa partita era importante per il resto della stagione. Non è stata una gara facile, Capo d’Orlando ha dimostrato di essere molto tosta, ma noi siamo stati capaci sempre di reagire prontamente. Abbiamo avuto dei problemi in attacco soprattutto dalla lunga distanza (pesante 2/23, ndc), ci siamo fissati troppo su questo aspetto e abbiamo rischiato di pagare dazio per questo. Personalmente ho lavorato in questo periodo molto sulla tecnica, per affinare il mio gioco e adattarlo ad una realtà nuova, e poi ho imparato a calarmi in un ambiente nuovo. Ho impIegato molto tempo in palestra per trovare la giusta fiducia in me stesso, e ora può andare solo meglio”.

Jordan Morgan (Acea Roma)
Jordan Morgan (Acea Roma)

Infine ovvia soddisfazione nelle parole di coach Luca Dalmonte che ritorna al successo in campionato dopo le fortune ottenute in EuroCup: “Volevo far passare questo prima della partita, ovvero che in un modo o nell’altro stasera si doveva vincere. Credo che il messaggio sia arrivato alla squadra, anche se mi ha preso un po’ troppo alla lettera. Una squadra che tira 2/23 e riesce a portare a casa la partita, e che è sotto di 7 a pochi minuti dalla fine e alla fine riesce a vincere, che non entra in depressione ma anzi reagisce, è un gruppo che dà un segnale che ci deve servire per capire che al di là di un canestro che entra o non entra abbiamo la forza mentale di stare sulla partita al di là di quello che succede: questo vuol dire avere una precisa identità di squadra, che stiamo coltivando e aiutando a crescere. Abbiamo sprecato tantissimo nei primi 20 minuti, nel terzo quarto poi abbiamo concesso tanti possessi e questo ci ha affossato quasi del tutto, ma siamo stati bravi a reagire e a portarla a casa, perchè era davvero importante”.

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