L’Orlandina risorge in Campania. Due successi con Avellino e Caserta cancellano le quattro sconfitte consecutive ad inizio girone di ritorno e restituiscono al campionato una squadra via e profondamente rinnovata col mercato invernale, pronta a lottare fino al termine della stagione per conservare il posto in massima serie. Obiettivo che sembra dietro l’angolo grazie ai nove punit di vantaggio su Caserta ed il 2-0 negli scontri diretti. In sala stampa Giulio Griccioli però ha un chiaro destinatario a cui dedicare il successo nel posticipo serale: “A nome della squadra vogliamo dedicare questa vittoria ad Andrea, il ragazzo del nostro settore giovanile che a causa di una grave malattia è scomparso qualche giorno fa. Avevamo un angelo in più oggi che ci ha portato ad una grande vittoria. Abbiamo fatto una partita eccellente. Volevamo fare una partita dove difendevamo forte e ripartivamo ogni volta che potevamo ma senza esagerare. Abbiamo dato modo a Caserta di trovare canestri in transizione ma non si può essere sempre perfetti. Siamo stati bravi a passarci la palla ed a fare scelte in difesa giocando sulle loro caratteristiche, togliedo circolazione. Dovevamo star dentro, combattendo sui piccoli e lo abbiamo fatto bene. Abbiamo perso Soragna per un risentimento muscolare e ieri il capitano non si è allenato. Abbiamo preferito non rischiarlo in questo momento delicato di stagione. Mc Gee ha fatto un esordio positivo. A Capo ci aspetta Folarin Campbell e stiamo provando a girare la nostra stagione”.
Spalle al muro invece per Enzino Esposito, lui che a Capo d’Orlando ha anche giocato ed è stato capitano e che adesso da tecnico casertano insegue una salvezza che con tante problematiche avrebbe del miracoloso: “A parte gli errori tecnici, c’è una grossa componente psicologica che in questo momento non ci permette di giocare, reagire con l’energia di qualche settimana fa. Quando parti da 0-14, di rincorsa, quando arriva qualche pugno in faccia diventa difficile, non riusciamo a reagire come vorrei e come sarebbe giusto farlo. Sono più preoccupato di questo aspetto più che di quello tecnico. Capo d’Orlando ha reagito bene, ci ha punito. Non mi va di parlare delle assenze ma quando ti manca Domercant, che aveva dato dal punto di vista tecnico e psicologico, dell’esperienza in campo, in momenti come questi avevamo bisogno anche di lui, non soltanto dei suoi punti. Sarà importante reagire e fare bella figura a Cantù. Sapevamo che era difficile. Salvare questa squadra era come vincere uno scudetto, non era stato detto per fare clamore. Continueremo a lottare fino a quando la matematica non ci darà torto. A tratti, diversi giocatori non hanno giocato al loro livello, anche per merito della partita giocata da Capo. Senza Domercant siamo stati un po’ più fragili psicologicamente. Inutile parlare delle singole prestazioni. Le caratteristiche della squadra sono queste, fino a quando ci ha sorretto l’energia mentale abbiamo fatto buone partite, senza diventa tutto un più fragile. Scott aveva un problema al ginocchio ed ho provato altre soluzioni. Quando c’è un calo di energie mentali si ingigantiscono i difetti, dobbiamo ripulire la testa per fare bene nelle ultime 9 partite. Dobbiamo provare a vincerle tutte e poi vedremo quello che succederà. Michelori è indietro di condizione a causa dello stop. Iavazzi non ha portato i problemi vicino alla squadra. Iavazzi sta facendo il massimo con quello che può fare, come i ragazzi in campo. Se non sarà sufficiente lo vedremo a fine stagione”.