L’eroe di giornata è stato indiscutibilmente Andrea Di Grazia, che ha trascinato il Catania al successo nel derby con il Messina. Classe 1996, catanese, ha vissuto 90 minuti da sogno, confermando in pieno i progressi già mostrati l’anno scorso, quando venne girato in prestito all’Akragas, con cui firmò altre tre marcature nel girone di ritorno.
“Non immaginavo una prestazione così – ha ammesso in sala stampa – È arrivata un’importante vittoria che aspettavamo, che ci dà morale e serenità. Sono felicissimo, sono al settimo cielo. I tre gol li avrà graditi anche mio padre, che ho perso quando ero piccolo. Da allora mi ha seguito e accompagnato agli allenamenti mia madre. Non me lo aspettavo. Segnare a Catania è bellissimo, ho sentito la spinta dei 10 mila sugli spalti”.
La dedica è corale, anche se a Pino Rigoli va riconosciuto di avere creduto in lui già dallo scorso gennaio: “Ho ringraziato il mister, che aveva creduto in me anche ad Agrigento. Mi ha dato fiducia, mentre i compagni fanno di tutto per mettermi a mio agio. I tre gol sono merito di tutti. Forse il secondo è stato più difficile. La difesa del Messina? La realtà è che un po’ di fortuna ci vuole sempre”.
Adesso il Catania, che nonostante la penalizzazione di sette punti non è più ultimo, può marciare spedito verso l’obiettivo play-off, distanti adesso sei lunghezze: “Adesso non ci dobbiamo esaltare, i professionisti devono sapere gestire questi momenti. Dovremo anzi fare ancora meglio già nella prossima partita. Abbiamo una rosa importante e possiamo tornare in posizioni più consone alla nostra tradizione”.