Calcio

Gravina: “Serve riforma dei campionati e camera di compensazione tra Pro e D”

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha concesso una lunga intervista a Tuttosport per fare il punto della situazione alla ripresa e ha parlato di quando si potrà immaginare il ritorno dei tifosi negli stadi: “È il vero tema, il pubblico è l’anima di questo sport. Lo spettacolo del calcio non può sopravvivere a lungo senza la passione dei propri sostenitori. Se la curva dei contagi continuerà a scendere, mi auguro che il Comitato tecnico scientifico nei prossimi giorni possa darci nuove indicazioni. Noi siamo pronti”.

Non è ancora chiaro quando i tifosi potranno tornare allo stadio

Sui problemi della serie C e sui possibili rimedi, ovvero il semiprofessionismo o la riduzione del numero dei cento club attualmente al via, ha aggiunto: “Il Coronavirus ha interrotto la discussione tra le varie componenti che avevo sollecitato a inizio 2020. È mia intenzione riprendere da dove eravamo rimasti perché la riforma dei campionati è funzionale al completamento del progetto di risanamento e poi di innovazione che abbiamo intrapreso con le norme varate dal 2018 ad oggi”.

Inattuabile invece la proposta di una serie B a 40 squadre, rilanciata nei mesi scorsi da indiscrezioni giornalistiche poi smentite: “Non so quanto volutamente, è stata confusa la natura e la portata della cosiddetta ‘norma Gravina’ facendo pensare alle società, illudendo tanti tifosi, che si potessero calpestare regole chiare, cancellando a tavolino delle categorie senza uno straccio di condivisione né tanto meno di progettualità”.

Il pallone ufficiale della Lega Pro

Gravina non esclude invece l’ipotesi del ritorno della vecchia C2, una sorta di categoria cuscinetto: “Sono convinto che tra il dilettantismo puro e il professionismo ci sia spazio per una camera di compensazione che prepari al meglio le società prima di fare il salto di categoria Il primo livello del professionismo deve essere funzionale alla crescita del livello delle leghe superiori e trasformarsi in una palestra di vita. L’obiettivo che dobbiamo raggiungere è che i calciatori che smettono di giocare diventino dei disadattati sociali. Dobbiamo imporre la formazione affinché si preparino per il futuro, anche fuori dal calcio”.

Francesco Straface

Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza

Share
Published by
Francesco Straface

Recent Posts

Messina, il ritardo agita la piazza. Nelle prossime ore le prime ufficialità

Un anno fa il Messina partì per il ritiro di San Giovanni in Fiore con…

9 ore ago

Marco Zunno è del Foggia! I rossoneri ufficializzano l’ingaggio in prestito

Il Foggia dell'ex direttore sportivo giallorosso Domenico Roma ufficializza l'ingaggio di Marco Zunno in prestito…

11 ore ago

Un abbonamento unico per Igea Virtus e Barcellona Basket. Prezzi invariati

La Nuova Igea Virtus ha presentato presso l’auditorium Parco Maggiore La Rosa la campagna abbonamenti “Il…

12 ore ago

Il Sant’Agata ingaggia il difensore Matthias Russello. È il terzo volto nuovo

Il difensore Matthias Russello, classe 2005, è un nuovo giocatore del Città di Sant’Agata. Cresciuto…

13 ore ago

Zampagna: “Non sono mai riuscito a cenare con Mutti. Voleva tenere le distanze”

"L'Operaio del Gol". Riccardo Zampagna è stato ospite della nuova puntata del format "Panini Memories".…

14 ore ago

Si è spento coach Gebbia, ex Orlandina. Lanciò Ginobili, Sconochini e Delfino

Un grande dolore per tutta la pallacanestro italiana. È scomparso, dopo una lunga malattia, Gaetano…

15 ore ago