Il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina ha seguito con costanza ed interesse le sorti dell’ACR Messina, condizionato da una grave crisi societaria che sembrava potesse sfociare nella mancata presentazione a Pagani. Contattato telefonicamente dalla nostra testata, il massimo dirigente della terza lega professionistica ha commentato l’avvicendamento tra Stracuzzi e Proto: “Non faccio valutazioni sul cambio di proprietà. Considerato il mio ruolo, ho sentito il dovere di intervenire su una situazione che stava diventando abbastanza carica di tensione, anche a livello ambientale. È indispensabile che la gestione sia sempre attenta e positiva. Il gioco del calcio deve essere un modello di gioia e spensieratezza, non di tensioni”.
Gravina è stato dal 1984 al 1996 presidente del Castel di Sangro, che conquistò cinque promozioni, arrivando a disputare la serie B. Consigliere della Lega Professionisti Serie C e consigliere federale della FIGC, ha avuto modo di conoscere bene l’ex presidente dell’Atletico Catania, al quale ha già dato il benvenuto sui social: “Ci siamo sentiti e ci vedremo in settimana. Mi ha detto che verrà a trovarmi, lo aspetto con piacere. La Lega d’altronde è la casa di tutti ed io sono a disposizione di tutte le società e i presidenti”.
Dopo i dodici ripescaggi estivi era forse inevitabile attendersi qualche difficoltà: “Non è facile fare calcio, ma non sono tante le società coinvolte. Soltanto alcune hanno difficoltà. Questo purtroppo è legato alla programmazione, all’aspetto imprenditoriale ed alle condizioni ambientali. Bisogna organizzare bene il proprio progetto sportivo”.
Dalla prossima stagione la Lega immagina alcune contromisure e controlli più serrati per verificare la solidità dei club: “L’inserimento del rating ci consentirà di monitorare le condizioni generali delle società, sotto tutti i punti di vista. Sia sotto il profilo economico-finanziario che a livello di governance, infrastrutture, settori giovanili e quindi dell’attività calcistica. Ma anche dal punto di vista della responsabilità sociale”.
La ricetta che Gravina sottopone ai presidenti è articolata ma condivisibile: “Non do un consiglio solo a Proto ma a tutte le squadre. Bisogna fare attenzione alla progettualità. I programmi purtroppo devono essere valutati bene, studiati, calati nella realtà del proprio territorio e tenere conto delle esigenze. La partecipazione e il coinvolgimento sono indispensabili. Non faccio riferimento soltanto alle risorse economiche”.
Il nuovo massimo dirigente ha già annunciato che i conti rappresenteranno la priorità per un Messina che verrà deferito per non avere onorato in tempo il versamento degli stipendi di novembre e dicembre: “L’ACR di Proto incontrerà adesso delle difficoltà, dal momento che dovrà risanare il bilancio, ma questo credo sia un fatto generalizzato. Nel caso specifico non ci è stato ancora comunicato il mancato saldo delle spettanze, che comporterà una sanzione. Ma credo che adesso non sia in ballo il punto o meno di penalizzazione o la valutazione sportiva. È in ballo piuttosto la vita della società. L’obiettivo primario che si dovrà porre sono i conti, proiettati da qui al prossimo 30 giugno”.
Dopo il varo di Sportube e la diretta di alcune gare su Facebook, Gravina non esclude altre innovazioni: “Ogni tanto mi viene qualche nuova idea. Stiamo studiando altre novità, perché cerchiamo sempre di migliorarci. Dobbiamo essere una lega moderna, che si ispira continuamente al processo di rinnovamento. È un elemento fondamentale, un valore sul quale dobbiamo puntare per non correre il rischio di restare impantanati nei difetti tipici della Lega Pro”.